Nuovo supergruppo hard’n’heavy proveniente dalla Svezia, gli Hardcore Circus si presentano in campo con la seguente formazione:

Jorgen "Jojje" Bolmstad (Surround) - Lead Vocals & Rythm Guitars.
Joakim Bloohm (Randy Piper's Animal) - Drums
Nalley Pahlsson (Treat, Therion, Last Autumn's dream, Vindictiv) - Bass & backing vocals
C.J. Grimmark (Full Force, Narnia, Rob Rock) - Lead Guitars
Mats Levén (Yngwie J Malmsteen, Therion, Treat, Swedish Erotica) - Backing vocals


Che ne dite, niente male, eh? Ma come al solito, lo zio Sbranf non si accontenta del fumo, e così va a dare una forchettata, per sentire se l’arrosto c’è, e se è buono.
Beh, in parole povere, gli Hardcore Circus sono una band fortemente ispirata dai Motley Crue, con cui condividono gli arrangiamenti, il mood rockettaro e festaiolo, i testi a base d’amore, sesso, donne e vita on the road, ed anche, per fortuna, un certo mood fascinosamente dirty, che riesce a catturarti. Punto forte del debut album sono sicuramente i ritornelli, quelli di “Queen of Dirt” e “Under my Skin” su tutti, costruiti in modo che tutto il resto della song sia una highway su cui correre per arrivare all’appuntamento con refrain a tutta voce. Belle chitarre (spesso ribassate, come in "Who I Am"), sound pompato ma neanche in maniera esagerata, questo “Wake up Call” presenta pochi cali di tensione, e, per essere un debut album, rispetta in pieno le aspettative che cotanta line-up susciterebbe in chiunque. Un buon prodotto, non imprescindibile, ma godevolissimo, dall’inizio alla fine.