Copertina 8,5

Info

Anno di uscita:2020
Durata:49 min.
Etichetta:AFM records

Tracklist

  1. FIRELINE
  2. TOO MUCH IS NOT ENOUGH
  3. A ROLL OF THE DICE
  4. MAD WORLD
  5. WHEN HE COMES AROUND
  6. THOUSAND KINGS
  7. I STILL ROCK
  8. FAKE NEWS
  9. WHEN IT ALL FALLS DOWN
  10. TURN THE LIGHT ON
  11. SON OF FIRE
  12. NEW TOMORROW

Line up

  • Mark Fox: vocals
  • Thomas Muster: guitars
  • Thom Blunier: guitars
  • Dominik Pfister: bass
  • Roger Tanner: drums

Voto medio utenti

L'aria della Svizzera fa proporio bene.
Se dopo 25 anni di attività si è in grado di incidere dischi come questo, vuol dire che siamo in ottima salute
Gli Shakra e i Gotthard sono, accanto ai mai troppo considerati Krokus, gli esponenti evergreen del Rock Melodico "Made in Switzerland" e se suonare Rock'n'Roll vuol ancora dire qualcosa, gli svizzerotti ce lo ricordano alla grande col loro stile hard, catchy, energetico e ricco di melodia
Il nuovo "Mad World" conferma tutto questo sin dall'opener, la micidiale "Fireline" che detta subito le coordinate dell'intero lavoro, grandi riff e chorus assolutamente contagiosi, uniti ad una base ritmica in perenne 4/4, pulsante e precisa.
Per fortuna non abbiamo ballad sdolcinate che avrebbero , a mio avviso, abbassato la forza d'urto del disco solo "New Tomorrow" è un lento ma si fa ben apprezzare. Il punto forte, come dicevo, è la forza intrinseca dei brani, non ci sono cali di tensione, il primo singolo/video estratto " Too Much Is Not Enough" farà sfracelli dal vivo, "A Roll Of The Dice" suona Gotthard al 100% - è un complimento sia chiaro, non so chi abbia emulato chi, sta di fatto che suona dannatamente bene - "When He Comes Around" potrebbe essere uscita da uno degli utlimi lavori degli Ac Dc, "I Still Rock" ha lo stesso ritmo incalzante di "Bang" dei Gotthard.
Se amate l'hard rock grintoso, sanguigno, melodico e senza suoni inutilmente patinati, "Mad World" fa al vostro caso. Punti deboli? A ben vedere, e volendo cercare il classico "pelo nell'uovo" , forse una voce più grintosa ed urlata gioverebbe rispetto a linee vocali a volte quasi sussurrate, ma stiamo comunque parlando di un cantante storico che aveva abbandonato la band subito dopo la pubblicazione dell’album ‘Everest‘ del 2009, sostituito da John Prakesh. che poi ha lasciato la band nell’aprile del 2014 per far nuovamente posto allo stesso Fox, per cui sono quisquiglie.
Gli Shakra spaccano.
Punto.

Recensione a cura di Marco ’Metalfreak’ Pezza

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