Era da tempo immemorabile che non mi capitava tra le mani un album in vinile da recensire, una bella sensazione, anche se poi la copertina di questo "Directions", con quel faro che si erge a tutto campo, dava vita a svariate interpretazioni.
Tutto quanto viene, però ben presto spazzato via dalle bordate sonore cui ci sottopongono i We Ride, giovane formazione spagnola all'esordio discografico, grazie alla sempre attenta Chorus Of One Records che già ci ha proposto i loro connazionali Reaching Hand, che si muovevano su coordinate musicali simili ma, alla resa dei conti, con risultati migliori.
A dispetto delle origini di questo quartetto, la puntina si trova quindi a fronteggiare un Hardcore prepotente e frontale, sulla scia di formazioni come Sick of It All, Youth of Today o Dag Nasty, che si stempera solo all'altezza della rallentata ma insipida "Moments" e del mal riuscito sconfinamento nel Rap e Hip Hop di "Epilogue" (l'unico episodio cantato in spagnolo e, a sorpresa, anche dei passaggi in francese), due brani dove troviamo anche delle voci maschili che si vanno ad affiancare alla cantante Mimi.
Raramente le canzoni prendono velocità folli, la ritmica è sempre ben presente (vedi il basso di Victor su "Nothing Binds Me"), mentre il chitarrista Borja si limita a fare da comprimario, lasciando la scena a Mimi, che mantiene sempre lo stesso piglio arcigno, che ben si sposa con l'approccio lirico intrapreso, tra denuncia sociale e dedizione alla scena hardcore.

Un po' troppo scolastici, tuttavia quando provano ad andare fuori del seminato, finiscono per peggiorare le cose.