Nati nel 2005, dopo un paio di lavori brevi e vari concerti in compagnia di Dozer, Zippo, Toner Low, ecc, i milanesi Loud Nine pubblicano il loro primo full-lenght “Golem”. Si tratta di un lavoro in ambito heavy/stoner rock, che nel nostro paese continua ad annoverare un discreto numero di interpreti.
Una serie di canzoni ruvide, dinamiche, incalzanti, con qualche reminiscenza Kyussiana (“Pew, Dark side of me”) e molta spigolosità tagliente, come insegna la moderna scuola americana di QotSA ed affini (“Artichokes”, “Rip”). Il trio lombardo non si proietta in voli allucinati, preferendo restare ben ancorato al suolo. Senza usare toni isterici, offre una chiara sensazione di forza e compattezza nelle cadenze spesse e torbide di “Golem”, “Pink shark” o “La marcia dei folli”. Episodi classici nei loro contenuti, senza fronzoli, con corpose linee di basso ed un bel carico di nervosa fisicità.
Il disco merita l’attenzione degli amanti del genere, così da sostenere l’impegno e la crescita di questi nostri bravi connazionali.