Tempesta: Scusate per ... l'intervista.

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Il nuovo album dei Tempesta si è abbattuto come un maelstrom sulla scena musicale, tanto per l’impatto musicale quanto per i suoi risvolti concettuali, che su "Scusate Per Il Sangue", grazie anche alla scelta di cantare in italiano, sono stati esposti in maniera chiara ed esplicita.
Scelte coraggiose e determinate, che non sono passate via senza colpo ferire, come scopriremo dalle parole di Carlo Rota, che ci ha raggiunto in rappresentanza di questo terzetto.

Ciao, in realtà questa non è la prima intervista dei Tempesta con Metal.it, dato che segue quella – intercorsa sempre tra noi due - risalente all'epoca di "The Price of Glory", tuttavia nelle varie evoluzioni del sito diverse cose del passato non sono più disponibili. Pertanto direi di recuperare andando a raccontare la vostra storia e il vostro percorso musicale.
Sarò sincero, sogno il giorno in cui nessuno ci farà più questa domanda, credo fermamente che dal 1992 ad oggi, siamo riusciti a fare dei dischi, portando avanti principi ed ideali cresciuti con noi fino ad esprimersi al meglio in questo nostro "Scusate Per Il Sangue", che poi alle spalle ci siano stati altri album, collaborazioni con persone più o meno conosciute e molta gavetta poco importa... è stata e sarà comunque una strada in salita.
Tornando quindi al presente, su "Scusate Per Il Sangue" ritroviamo una formazione che si è allontanata non poco dagli esordi... più che una evoluzione quasi una rivoluzione.
Sì, nel corso degli anni ci sono stati molti cambiamenti di formazione, anche se io e Fulvio Sain, siamo rimasti fin dagli esordi sul nostro percorso, si sono susseguiti cantanti, chitarristi, ma soprattutto batteristi... la formazione attuale è stabile dal 2007, sarà per il costante impegno che mettiamo nel gruppo, o forse, più probabilmente perché entrambi tendiamo spesso a scontrarci, ma pochi resistono più di qualche settimana, certo non è una cosa di cui vantarsi, ma è la verità... ci sono gruppi che parlano di fratellanza e amicizia davanti al pubblico e poi finiscono sempre per scannarsi in privato, noi siamo riusciti a trovare quell'equilibrio che ci permette di avere il giusto attrito per comporre musica con rabbia e rispetto.
La scelta del cantato in italiano, già adottata in occasione del precedente album, "Rivoglio Il Mio Futuro", è sicuramente impegnativa, ma credo vi dia anche grandi soddisfazioni, vero?
Le soddisfazioni sicuramente ci sono, riusciamo ad esprimerci al meglio nella nostra lingua, usando dei giochi di parole con doppi sensi che in inglese sarebbe molto difficile fare non essendo noi di madre lingua inglese, ci sforziamo al massimo per far testi che inducano l'ascoltatore ad un minimo di risveglio, ci sono passaggi che non arrivano subito, ci vogliono più ascolti, nascondiamo la nostra verità tra le righe, perché se la diremmo apertamente molto probabilmente non ci verrebbe data da nessuno la possibilità di divulgarla.
Ma è stata anche vincente, oppure credete possa essere un ostacolo alla diffusione della vostra musica?
Questa scelta è sicuramente un coltello a due lame, per assurdo le etichette italiane che si occupano del genere ci hanno snobbato, come sai abbiamo trovato rifugio all'estero (se di rifugio si può parlare)...poi per quel che riguarda la diffusione sinceramente non ci siamo mai posti il problema, non perché non ci interessi arrivare ai più, ma perché quando componiamo lo facciamo per noi, se poi avremo un riscontro dal pubblico la cosa sicuramente ci gratificherà e sosterrà, altrimenti continueremo comunque e ... Scusate per il sangue
Già, come è stato accolto "Scusate Per Il Sangue", dai fans e dalla critica?
Sentivamo sin dall'inizio che questo sarebbe stato un grande album, non voglio essere presuntuoso, ma sono convinto che quando un gruppo di persone mettono tutti i loro sforzi e la loro passione in un progetto, quel progetto non può essere una delusione, ed il pubblico e la critica sia italiana che estera hanno capito e apprezzato. In questo disco c'è tutto il disprezzo e l'odio che abbiamo maturato verso la falsità e l'ipocrisia, è un qualcosa che si avverte in ogni singola nota.
Ci sono state reazioni diverse tra quelle che avete avuto dall'estero rispetto a quelle che ci sono state dalle "nostre parti"?
L'album è uscito prima all'estero che in Italia, questo per dei problemi di tipo burocratico, alcuni recensori esteri pur dando un giudizio anche molto positivo, a parer mio non hanno colto in pieno il concetto che sta dietro al nostro lavoro, proprio a causa del cantato in Italiano. Mentre la critica che ci viene più spesso fatta dalla stampa italiana è quella di non mettere i testi in rima ... la cosa divertente è che noi lo facciamo apposta... come nella musica cerchiamo le dissonanze così nei testi ricerchiamo l'attrito. Quando faremo canzonette in rima spero che avremo il buon gusto di smettere.
Sembrerebbe un controsenso ma ritroviamo una formazione con tanto di moniker e liriche in italiano su un'etichetta britannica quale la UkDivision Records... come è nata la vostra collaborazione? Sta dando i frutti sperati?
Ancor prima di entrare in studio, il nostro Manager aveva proposto a varie etichette il lavoro registrato in sala prove, di queste se ne sono dimostrate interessate quattro e tutte estere, abbiamo optato per l'UkDivision perché era quella che da contratto ci permetteva più libertà nella stesura dei pezzi, sempre da contratto ci vietava di ledere la sua immagine quindi scusami se non rispondo alla seconda parte della tua domanda.
Guardando a "Scusate Per Il Sangue", la prima cosa che salta all'occhio è la copertina dell'album... un sacco di immagini sicuramente impegnative, e non credo messe lì a caso.
Volevamo una copertina che riflettesse a pieno lo spirito dell'album cioè il nostro totale disprezzo verso l'ipocrisia della politica, delle religioni, e dei media, è stata una scelta molto pericolosa che tra copertina e book ci ha causato un grosso ritardo nell'uscita dell'album, molte facciate, infatti, sono state tagliate poco prima della stampa, questo per permettere l'uscita dell'album e la sua distribuzione, decisione che naturalmente non è partita da noi, per fortuna siamo riusciti a nascondere nelle pagine rimaste molti dei concetti affrontati dall'album. C'è una grande domanda nascosta nella grafica dietro a "Scusate Per Il Sangue", una domanda che nessuno mai si pone ma di cui tutti abbiamo la risposta.
Ho anche notato che sul vostro sito, state presentando il disco con una cover più sobria... come mai?
Fondamentalmente perché lottiamo contro l'ipocrisia ma questo non ci rende immuni da essere degli ipocriti ed è proprio su questo nostro status che dobbiamo iniziare a lavorare se davvero vogliamo cambiare le cose, la prima stampa per l'Italia prevedeva una copertina più sobria come detto poc'anzi per facilitarne la distribuzione che altrimenti non sarebbe mai avvenuta.
Sicuramente anche i titoli e le liriche delle canzoni non sono buttati lì a casaccio... ha voglia di raccontarci un po' di quali argomenti trattano?
Come si sarà ormai capito l'intero lavoro è un concept su tutto ciò che di marcio sta la fuori e dentro di noi, ogni brano ha però una sua identità, credo che una delle parti più importanti per chi ascolta sia riuscire a capire il vero significato di ogni brano, probabilmente sbaglio ma continuo a voler credere che la verità è sempre un punto di vista e in quanto tale debba essere una conquista.
Qual è invece il vostro processo creativo per quanto riguarda la parte musicale delle vostre canzoni?
Siamo giunti a quasi 22 anni di militanza perché fin dall'inizio abbiamo deciso di togliere l'Io in questi discorsi,
dire chi fa cosa toglie l'attenzione da ciò che vogliamo essere, per questo posso solo risponderti che i pezzi nascono da un idea del gruppo che ognuno di noi si adopera per migliorare in relazione alle proprie capacità.
Ovviamente aver la possibilità di poter esprimere il proprio pensiero è già di per sé una bella soddisfazione, ma credete che qualcuno possa raccogliere i vostri messaggi?
Non siamo e non ci sentiamo portatori di verità o paladini della giustizia, lavoriamo principalmente e forse anche egoisticamente al risveglio della nostra coscienza se poi tutto questo verrà recepito bene, quello che facciamo è descrivere il mondo come lo vediamo con la presunzione di poter cambiarlo.
Dal vivo potrebbe essere più facile? Avete avuto la possibilità di suonare con una buona frequenza e in situazioni interessanti?
Dal vivo è sicuramente più facile far capire di cosa parliamo, abbiamo la possibilità di interagire con il pubblico prima, durante e dopo gli spettacoli, non siamo uno di quei gruppi schivi che se la tirano. Le maggiori possibilità per quel che riguarda i live, vengono d'estate nei vari festival a cui partecipiamo ma parlare di buona frequenza sarebbe un po' esagerato... diciamo pure che la maggior parte delle volte dobbiamo sbatterci per creare l'evento.
Puoi darmi alcune anticipazioni sulle vostre mosse future?
Al momento è da poco visionabile il video di "Crollerà Il Cielo" pezzo estratto da "Scusate Per Il Sangue", stiamo componendo brani nuovi, alcuni dei quali li presenteremo per la prima volta al festival "Metallo Nostrum" il 10 Maggio a Milano dove suoneremo di supporto ai Koza Noztra ed ai Rosea Crucis.
Entro fine estate credo avremo materiale sufficiente per iniziare le registrazioni di un nuovo album
Ti ringrazio per la disponibilità e vi auguro buona fortuna per "Scusate Per Il Sangue" e buon lavoro per gli impegni che vi aspettano. Ora spetta a voi la conclusione!
Ti ringrazio di tutto, sono orgoglioso di essere ancora qui a parlare di musica, come dicevi tu all'inizio di questa intervista, l'ultima volta che ci siamo sentiti era per "The Price Of Glory" il nostro primo CD, si parla del 1999, essere ancora qui dopo quasi 15 anni è per noi una vittoria contro questo sistema che ci ha plasmato fin dalla nascita, capiamoci siamo tutti prigionieri in gabbia, ma fare musica e parlarne è la nostra maniera per tendere la mano oltre le sbarre.
Intervista a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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