Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2002
Durata:49 min.
Etichetta:Surfodog
Distribuzione:Frontiers

Tracklist

  1. COLDER WORLD
  2. THE FEELING IS OVER
  3. SPOONFED
  4. ADRIFT
  5. KEEP ME ALIVE
  6. WE ARE GHOSTS
  7. SUCKERPUNCH
  8. HIGHWAY 44
  9. I DRANK YOU
  10. CRYIN' SHAME

Line up

Non disponibile

Voto medio utenti

Ecco finalmente il tanto atteso ritorno sulle scene di Jason Newsted, uomo dalle mille risorse che ha già ampiamente dimostrato di aver un'immensa capacità di stupire, sempre e comunque. Anche questa volta il buon Jason non è da meno: torna, infatti, con una band nuova di zecca, accompagnato da Dylan Donkin e Brian Sagrafena, e con un album che assolutamente nulla ha a che fare con il metal. Ebbene sì, come largamente annunciato dagli Echobrain stessi, questo debutto viaggia su sonorità che spaziano dalla psichedelia settantiana alle sonorità più moderne degli Alice In Chains acustici.
La voce di Dylan Donkin rimanda immediatamente a Jeff Buclkey, ma non disdegna nemmeno l'uso espressivo e introspettivo che fece grande la musica dei Doors.

Questo lavoro, che trova il suo culmine nella intensa "SuckerPunch", poco ha però a che spartire con le atmosfere depressive cercate dai gruppi sopra citati; l'album scorre infatti senza momenti bui nella più pacata placidità, trasformandosi piuttosto in un vero e proprio viaggio psichico distensivo, senza abbassamenti di quota.

In questo debut omonimo gli Echobrain mostrano di attingere qua e là da svariate fonti musicali, proponendo brani che sono fra loro lontani e distinti, ma che riescono nel complesso a formare un album organico ed omogeneo. Canzoni come "We Are Ghosts" o "I Drank You" sono quasi geniali nella propria semplicità essenziale, così come con la opener "Colder World", intrigante brano dagli immediati effetti lenitivi.

Si tratta di un album imprevedibile ed estroso che mostra l'enorme talento del trio, capace di trascinare via in un altro mondo per tutti i cinquanta minuti di lunghezza, lungo territori inattesi che punzecchieranno le vostre percezioni sensitive.

Assolutamente sconsigliato a chi si aspetta un disco solista di Jason Newsted. Questi sono gli Echobrain, mettetevelo in testa, che ci sia o meno l'ex bassista dei Metallica non cambia le carte in tavola.
Recensione a cura di Lorenzo 'Txt' Testa

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