Copertina 6

Info

Genere:Power Metal
Anno di uscita:2002
Durata:67 min.
Etichetta:Virgin

Tracklist

  1. PRECIOUS JERUSALEM
  2. BATTLEFIELD
  3. UNDER THE ICE
  4. SADLY SINGS DESTINY
  5. THE MAIDEN AND THE MINSTREL KNIGHT
  6. WAIT FOR AN ANSWER
  7. THE SOULFORGED
  8. AGE OF FALSE INNOCENCE
  9. PUNISHMENT DIVINE
  10. AND THEN THERE WAS SILENCE

Line up

  • Hansi Kürsch: vocals
  • Andre Olbrich: guitars
  • Marcus Siepen: guitars
  • Thomas Stauch: drums
  • Oliver Holzwart: bass

Voto medio utenti

Tanto fumo e poco arrosto in questo attesissimo nuovo album dei Blind Guardian. Bisogna subito premettere che "A Night at the Opera" riprende molti elementi, sul piano compositivo e strutturale, del suo predecessore, anche se salta subito all'orecchio l'assenza di quegli amati/odiati intermezzi fra un brano e l'altro. Le canzoni, però, sono di per sé deboli e poco convincenti, anche se la pochezza dell'album viene spesso ben mascherata dalla pomposità e dalla copiosità di orpelli degli arrangiamenti, che comunque si riducono sempre alla solita formula usata e abusata del precedente lavoro. Le cose migliori, contrariamente ad ogni mia previsione, si hanno quando i quattro si lanciano in azzardate sperimentazioni, introducendo sonorità, ma anche proprio suoni, non certo tradizionali per le atmosfere dei Blind Guardian, come avviene per esempio in "Under the Ice". E' quando invece i brani ritornano sulle sonorità più simili a quelle delle precedenti composizioni, che si incomincia a scendere a picco, lasciando in bocca uno spiacevole sapore di già sentito. Ecco così linee vocali di seconda mano su giri di lead abbastanza scontati e pedissequi, con tanto di wha perennemente e fastidiosamente inserito. In un continuo deja-vu, si arriva a fatica all'ultimo brano dell'album, ma ci si arriva senza che nulla di geniale o lodevole sia saltato all'occhio più del resto; la stessa band che ci aveva stupito con un album ingegnoso e creativo come "Nightfall in the Middle Earth", toppa questa volta presentando una mattonata scialba che dice poco e niente. Sembra solo una misera continuazione, per di più meno ispirata, di un discorso musicale già aperto, dato in pasto a dei fans affamati che non chiedevano altro.
Un album da buttare? Beh, in fin dei conti no. Questo "A Night in the Opera" contiene indubbiamente i suoi buoni momenti sopra la media delle produzioni odierne, come con la bellissima, complessa e trascinante "Sadly Sings Destiny" o come con la prima metà di "Wait for An Answer"; solo ha la gran pecca di essere pretenzioso. Troppo spesso sembra che i Blind Guardian vogliano proporre musica magistrale, fastosa e solenne, ma se invece scaviamo un poco, dopo qualche ascolto ci si accorge di come in realtà sia sempre la solita formuletta vincente ripetuta all'infinito. Molti parleranno di must, di capolavoro, e i fan sfegatati della band non rimarranno certo delusi da questo nuovo album; se invece vogliamo scendere un minimo sotto l'apparenza, non possiamo negare che dai Blind Guardian ci aspettavamo qualcosa in più.
Recensione a cura di Lorenzo 'Txt' Testa

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