Copertina 5,5

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2024
Durata:43 min.
Etichetta:Personal Records
Distribuzione:Personal Records

Tracklist

  1. NIGHTBORN
  2. SERPENTINE SHADOWS
  3. THE WINDS OF ASTAROTH
  4. BEYOND THE CLANDESTINE
  5. THE HEART OF DARKNESS
  6. TO REACH THE ETERNAL ENDS
  7. CONSTELLATIONRISE
  8. THE GODS BELOW
  9. PLANAR NEXUS

Line up

  • Exhul: Guitars, Guitars (acoustic)
  • Valr: Vocals, Guitars
  • Krzysztof Klingbein: Drums

Voto medio utenti

Gli statunitensi Ossilegium, attivi dal 2009 originariamente con il nome Empyreus, da quando hanno effettuato il cambio di moniker, nel 2020, vedono all'attivo un singolo e un EP, al quale segue "oggi" il primo full-length: "The Gods Below", rilasciato sotto l'egida della Personal Records.

Gli Ossilegium ci propongono del Black Metal di scuola prevalentemente svedese, impastato con un Death Metal che riprende un po' dall'old school e in buon parte dal cosiddetto Swedish sound melodico; creando un'alchimia che richiama ai classici di tale ibridazione, come Dissection, Necrophobic, Sacramentum, Lord Belial… senza purtroppo minimamente raggiungere i medesimi picchi qualitativi.
È abbastanza udibile anche una gradazione epica che a tratti diviene struggente e melodica, con assoli armonici estremamente caldi; componente che mi ha ricordato i finlandesi Insomnium, e a cui si affianca un'attitudine viking che richiama purtroppo a band di caratura inferiore come gli Amon Amarth (un esempio ne è la "Title-track"), oltreché qualche sconfinamento in correnti di matrice 'core moderne.
Tecnicamente il platter è ineccepibile, e vi sono perfino delle discrete bordate nei denti, come per esempio l'opener "Nightborn", portatrice nella sua furia oscura del sapore dei Dark Funeral.
Tuttavia, a mio avviso, la nota dolente è che, la molteplicità di sfumature contrastanti, appena menzionate degli Ossilegium, finisce per sottrarre loro l'identità.
Si intuisce un potenziale notevole, ma è come se la band fosse indecisa tra essere un'entità oscura, dura e pura – magari anche aperta alla melodia, perché no? I Dissection hanno fatto scuola –, e dall'altra essere una creatura che insegue le vendite e si ritrova costretta a banalizzare la propria arte nel tentativo di renderla accessibile a chiunque.

La vera arte non sarà mai accessibile alle grandi masse; bensì – appropriandomi di una felice espressione di E.Fromm –, soltanto a chi avrà sviluppato quel tipo di sensibilità che si ottiene scoprendo e imparando a utilizzare il nostro "terzo orecchio".

"The Gods Below" è un LP che nel volere accontentare tutti non accontenta nessuno...
A voi le dovute conclusioni.



Recensione a cura di DiX88

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