Copertina 8

Info

Anno di uscita:2004
Durata:18 min.

Tracklist

  1. THE RIGHT TO ARM BEARS
  2. SOMETHING'S AWRY IN THE HETFIELD OF DREAMS
  3. DR. WILEY

Line up

  • Joshua Steven Bedry: guitars
  • Andrew Colin Dickens: guitars
  • Drew Aaron Johnston: guitars
  • Dan Earle Ryckman: drums

Voto medio utenti

Imbattutomi quasi per caso in questa formazione canadese non ho esitato minimamente, dopo alcuni fulminanti ascolti del presente prodotto, a contattare i ragazzi della band per farmi mandare una copia di "Swayze" per la presente recensione. Partiamo col dire che la categoria di "demo" questo prodotto la merita esclusivamente per l'autoproduzione e la breve durata complessiva, ma fidatevi, come sempre più spesso per fortuna accade, quello che mi trovo tra le mani è un prodotto dalla professionalità paurosa! I quattro ragazzi di Winnipeg che rispondono al nome di Electro Quarterstaff sono stati per me una pura folgorazione, autori di una prova superlativa in un genere assolutamente unico e personale. Technical thrash metal è l'etichetta che meglio si potrebbe affibbiare ai canadesi, amanti sfrenati della sregolatezza, della maniacale ricerca ritmica e melodica, di quella meno scontata, intuitiva, ma al contrario malata e ossessiva. Il tutto servito in maniera completamente strumentale, un vortice di mastodontici riff compatti e granitici come un panzer, un susseguirsi furioso, caotico, micidiale di ritmiche post thrash, interrotte da melodici break delle due chitarre continuamente sovrapposte e chirurgicamente articolate nel loro incedere spietato. Sostanzialmente 2 i pezzi principali di questo prodotto, "The Right To Arm Bears" e "Something's Awry In The Hetfield Of Dreams", per una durata di circa 16 minuti in due, mentre l'episodio conclusivo, "Mr. Wiley" si presenta come un breve inciso dallo spiccato piglio, melodico e divertente. <16 minuti di quelli che ti lasciano a bocca aperta e per riprendersi dai quali è necessario un ulteriore ascolto, e poi un altro ancora, e così via fino a memorizzare ogni singolo momento di questi complicatissimi e per questo così accattivanti passaggi. Gli amanti del death ultra tecnico di Cryptopsy o dell'hardcore malato dei Dillinger Escape Plan, o ancora della pesantezza di tutta la passata gloriosa scena a cavallo tra thrash e death metal non possono lasciarsi scappare l'ascolto di questa formidabile formazione. Ah, dimenticavo di dire che il tutto è la risultante di una micidiale combinazione di 3 chitarre e una batteria, niente basso, curiosi?
Recensione a cura di Marco 'Mark' Negonda

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.