Copertina 9,5

Info

Genere:Prog Rock
Anno di uscita:1978
Durata:39 min.
Etichetta:Epic

Tracklist

  1. PUT ON THE SHOW
  2. TIME FOR YOUR LOVE
  3. POINT OF VIEW / WHERE TO SPEND MY DOLLAR?
  4. MAN IN THE MIRROR
  5. TALKIN ABOUT
  6. MELODY
  7. ON THE ROAD
  8. ASTRAL PROJECTOR
  9. HOLLYWOOD

Line up

  • Jim Samson: bass
  • Kim Hunt: drums
  • Brian Miller: guitars, vocals
  • Denton Young: vocals

Voto medio utenti

Dei canadesi di Toronto Zon mi occupai sulle pagine di Shock Relics di Metal Shock, in quanto ritengo l'album d'esordio un vero capolavoro del pomp-rock davvero poco celebrato, il miglior prodotto di settore uscito dal Canada insieme ai Symphonic Slam, tralasciando i più famosi Saga che erano più improntati sull'aor hi-tech progressive e meriterebbero un discorso a parte.

Ma gli Zon sono puro pomp-rock seventies e non avevano nulla da invidiare ai più celebrati 'cugini' americani come Angel, Kansas, Trillion, Airborne, Styx, Spy, Morning Star o Starcastle. C'è da dire che il gruppo di Toronto non si ripresenterà più in questa forma smagliante e priva di punti deboli, infatti i seguenti "Back Down To Earth" ('79) e "I'm Worried About The Boys" ('80) non raggiungeranno la grandeur estetizzante di "Astral Projector". Uno dei punti cardini della formazione va ricercato nel brillante tastierista Howard Helm che marchia a fuoco con il suo acceso solismo tutte le tracce di "Astral Projector"; Helm che farà parte dei Refugee dello splendido "Burning From Inside Out" (che trovate nelle precedenti puntate in queste colonne), un album in cui adotta uno stile più 'sobrio' e sarà vera manna dal cielo per i fans dei Giant di "Last Of The Runaways". Mentre il batterista Kim Hunt continuerà la carriera con i Moxy, gli Urgent, gli Hannover Fist e suonerà per un certo periodo con il gruppo di Lee Aaron.

L'opener "Put On The Show" si può ritenere un mega classico del pomp, riff a fuoco rapido che potrebbe fare proseliti anche tra i fans della nwobhm e le tastiere in fuga verso lo spazio per un vero astral projector. "Time For Your Love" è un up tempo con un basso gigantesco a dettare i tempi, mentre il cantante Denton Young sembra un emulo del più celebre Tommy Shaw (Styx), bellissimi i duelli tastiere/chitarre. "Point Of View/Where To Spend My Dollar?" possiede una struttura più progressive con un piano in bella evidenza, brano dall'andatura marziale ma sempre condito da fantastiche melodie tastiera/voce/chitarra. "Man In The Mirror" possiede fantasiose parti di tastiera, incrociate ad un coro quasi epico e chitarre 'liquide' quasi dal tocco jazz/fusion; un altro colpo da maestri. Girando il lato troviamo "Talkin About" perfetto concentrato di Styx ed Angel con il chitarrista Brian Miller sulle orme di Punky Meadows, mentre "Melody" piacerà ai fans dei Trillion grazie ad una melodia (appunto) irresistibile e il 'solito' grande lavoro di tastiere.

"On The Road" ha un riff prorompente che viaggia in simbiosi con le tastiere ed un assolo di chitarra al fulmicotone. Poi la title track mette in scena un altro riff vincente, con il brano che si dilata all'altezza del coro sottolineato da tastiere siderali, che saranno protagoniste anche di un regale solo. Chiude "Hollywood", sostanzialmente una melodia per voce e piano che si scatena nel finale in un crescendo epico di ritmiche e, ancora una volta, tastiere.

"Astral Projector" è uno dei dischi più importanti del pomp-rock, il genere non vive solo di Kansas e Styx, perfetto per impostazione e songwriting.

Recensione a cura di Fabio Zampolini

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