Copertina 6,5

Info

Demo
Anno di uscita:2004
Durata:19 min.

Tracklist

  1. CITY OF ANGELS
  2. BEATS IN ONE
  3. HAPPY CHRISTMAS '97
  4. THE GHOST
  5. CRAZY MAN

Line up

  • Agron: voce, chitarra
  • Rocco: chitarra
  • Luciano: basso
  • Teo: batteria

Voto medio utenti

Gli Hand Rolling vantano già un album d'esordio autoprodotto ("Mary is travelling" 2000) ed un altro l'hanno appena ultimato ("Fly") in attesa di qualche etichetta che dia loro fiducia. Proprio allo scopo di promuovere il disco, il quartetto bolognese confeziona il presente demo inserendovi alcuni estratti dal full-lenght, vedi ad esempio il singolo "City of angels".
Il gruppo sposa una linea assai pacata e riflessiva, un post-rock adulto dai toni morbidi e cristallini che soltanto a sprazzi mostra il suo lato nervoso ed elettrico, puntando con maggior continuità su trasparenti atmosfere autunnali e scenari dark-pop uggiosi ed intimisti.
Nella prima parte del demo sono posti un paio di brani che richiamano certe trame del grunge melodico, la già citata "City of angels" di buona eleganza per il suo andamento agrodolce e qualche ruvido passaggio quasi febbrile e la dinamica "Beats in one", seconda canzone malgrado la scaletta stampata sul disco la collochi in terza posizione, dall'intreccio vocale svelto e molto orecchiabile. Proseguendo nell'ascolto i ritmi si smorzano ulteriormente, le trame diventano più rarefatte, talvolta soffuse, e la band sembra perfino maggiormente a suo agio nella dimensione della ballata sognante e riflessiva. Forte senso di malinconia e tinte crepuscolari in uno dei cavalli di battaglia degli emiliani: "The ghost", che in un certo senso rende l'idea del gelido fascino di un'apparizione sovrannaturale, e simili vibrazioni anche nel tranquillo slow notturno "Happy Christmas '97". Brani dai quali sembra emergere un'inappuntabile feeling british che parla di campagne nebbiose e viali ricoperti di foglie cadute, un estro poetico che tocca l'apice nella conclusiva "Crazy man", che oltre al solito gioco di contrasti e di toni chiaroscuri presenta brevi fasi liquide lievemente psichedeliche ad esaltare l'insieme.
Dunque un rock agli antipodi del suono epidermico e muscolare, una musica espressa a bassa voce, talvolta sussurrata, che mi ha ricordato formazioni analoghe della scena Italiana come gli Anonimo FTP o gli ultimi Hogwash.
Il limite che vedo negli Hand Rolling, così come negli altri gruppi citati, è la troppa linearità della proposta. Il ritmo, la tensione, perfino la struttura dei brani è più o meno sempre la stessa, uno svolgimento uniforme che tende inevitabilmente a far calare l'interesse mancando delle alternative magari più energiche e robuste. Esprimersi in modo fine e ponderato è una bella cosa ma alla lunga può risultare sfiancante tanto quanto il martellare brutale, sarei comunque curioso di valutare il lavoro esteso della band emiliana per vedere quali e quante soluzioni stilistiche vi sono state inserite.
Comunque consiglio il loro demo ai nostalgici del grunge, agli amanti del brit-pop, agli appassionati del rock poetico ed emozionale, perché il gruppo ha un buon livello di maturità.

Contatti: www.handrolling.it

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