Copertina 8

Info

Genere:Prog Rock
Anno di uscita:2023
Durata:67 min.
Etichetta:Karisma Records

Tracklist

  1. SNOWFALL
  2. LORD OF NIGHT
  3. SONG
  4. INGENTING
  5. WITHERING OF THE BOUGHS
  6. LINES ON AN AUTUMNAL EVENING
  7. NOW IN THESE FAIRY LANDS
  8. PILETREET
  9. TILL HE ARRIVES
  10. CRYPTOMENYSIS
  11. SIGNS
  12. JOHN DEE'S LAMENT

Line up

  • Eldrid Johansen: vocals
  • Sara Trondal: vocals
  • Jacob Holm-Lupo: guitars, bass
  • Jan Tariq Rahman: Mellotron, synths, keyboards, crumhorn, kantele, sitar, flute, clarinet
  • Audun Kjus: flute, whistle, Northumbrian small pipes, bodhrán, bouzouki
  • Tirill Mohn: violin, classical guitar
  • Alexander Engebretsen: bass
  • Erik Holm: drums, percussion

Voto medio utenti

Cari lettori di Metal.it, mi rivolgo soprattutto agli appassionati di prog rock e di folk: questa è una occasione più unica che rara. La Karisma Records, infatti, ha iniziato (con questo album) a ristampare i lavori dei White Willow, una band norvegese a dir poco straordinaria! Se non conoscete la loro musica, immaginate di fare un viaggio indietro nel tempo, e di ritornare alle radici di un prog rock estremamente folk e pastorale, dilatato, un vero e proprio tuffo nella Natura, a contatto con la madre terra, con canti e melodie sussurrati e carezzevoli. Mi aspetto di veder sbucare un Hobbit da un momento all'altro...

"Ignis Fatuus", l'originale del 1995, è stato l'album di debutto dei White Willow. L'album fu un tale successo che i norvegesi furono sommersi di richieste, finendo a suonare in California e in giro per mezzo mondo.
Le canzoni dell'album spaziano dal folk-rock pastorale quasi puro, come in Snowfall e Till He Arrives, al prog rock vero e proprio, come in John Dee's Lament e Cryptomenysis . L'album è pieno di esperimenti insoliti come l'inno di ispirazione rinascimentale Song, basato su una poesia della poetessa britannica Christina Rossetti. La band all'epoca non si considerava un gruppo prog-rock, più un gruppo folk-rock che si dilettava in arrangiamenti sinfonici. Tuttavia, l'album è diventato un classico per gli intenditori del prog.

Questa riedizione è stata meticolosamente rimasterizzata, e credetemi se vi dico che ne vale assolutamente la pena, sia per il suono cristallino, sia per la bellezza intrigante e quasi magnetica che questo disco emana...

Recensione a cura di Pippo ′Sbranf′ Marino

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