Copertina 6,5

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2023
Durata:34 min.
Etichetta:Pure Steel Records

Tracklist

  1. 40 YEARS OF METAL
  2. LEATHER AND WHEELS
  3. KING OF THE RING
  4. NO WAR SYMPHONY
  5. OLD LADY
  6. THE EARTH FIGHTS BACK
  7. ANGELS ON EARTH
  8. DEATH PENALTY

Line up

  • Patrick Lercher: bass
  • Thomas "Tommy Lee" Metzler: guitars
  • Twain Cooper: vocals
  • Alex Astivia: drums

Voto medio utenti

Un nuovo album che suona come una vera e propria celebrazione per gli austriaci Mortician i quali, nati per l'appunto nel 1983, festeggiano quest'anno 40 anni di attività. Un lasso di tempo non certo sempre mantenuto, dato che la band ha interrotto le attività nel 1990, dopo un paio di demo e un buon EP del 1987, tale 'No War', riunendosi poi quasi vent'anni più tardi con i soli Thomas "Tommy Lee" Metzler alla chitarra e Patrick Lercher al basso. Cambio di cantante dopo due dischi, ed eccoci a '40 Years Of Metal' che, dato anche il titolo ingannevole, non va scambiata per una release celebrativa con le maggiori hit della band, ma contenente pezzi inediti per un totale di poco più di mezz'ora di heavy metal in your face.

Una copertina molto sobria ci introduce all'ascolto della Titletrack, dotata di buoni riff, che ricordano molto da vicino gli ultimi lavori dei Manowar, con un buon ritornello cantato da tutta la band e che, come gran parte delle altre canzoni, sembra esser costruita per avere un impatto decisamente più forte in sede live. Discorso simile può farsi infatti anche per la successiva 'Leather And Wheels', mentre con 'The Earth Fights Back' si ha un cambio più repentino andando su chorus più decisi. Si prosegue un po' sulla stessa linea per tutta la durata del disco, il quale non riserva certamente sorprese, e guardando anche alle precedenti release della band dopo la reunion non c'era certo da aspettarselo. 'No War Symphony' o 'King Of The Ring' sono entrambe canzoni sufficienti e che servono a fare un po' di sano headbanging senza avere chissà quali pretese, e anche la produzione in generale non risulta nè fredda ma neanche da scantinato, riuscendo quindi a trovare il giusto compromesso.

Un festeggiamento che quindi non farà sicuramente i fuochi d'artificio,ma per chi apprezza questa tipologia di canzoni che viaggiano fra una sufficienza risicata e un onesto sette, ideali per quando non si ha nulla di significativo da ascoltare, saranno sicuramente approvate.

Recensione a cura di Francesco Metelli

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