Copertina 7,5

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2023
Durata:43 min.
Etichetta:Independent

Tracklist

  1. WAX CYLINDER APPARITION
  2. THE DEVIL'S DISH SERVED COLD
  3. DECOMPOSING SPELLS
  4. CARNIVOROUS COVEN
  5. CHURCH BURNED
  6. THE SINISTER SCYTHE
  7. FULL CIRCLE POSSESSION
  8. HEARSE HAUNTRESS
  9. THE MORTUARY SUCCUBUS
  10. OF SKELETONS AND METAL

Line up

  • The Warlock: all instruments
  • Esteban Walpurgis: vocals, lyrics

Voto medio utenti

Le soddisfazioni della vita, si sa, non si estrinsecano esclusivamente nelle fulminanti scoperte e nelle abbaglianti soddisfazioni inattese, ma anche nella rassicurante placidità delle garanzie.
Lo stesso assunto può applicarsi al metal: è senz’altro impagabile il brivido lungo la schiena che il guizzo di una band sino ad allora sconosciuta sa darci. Nel contempo, reputo altrettanto preziosa la granitica solidità che ammanta l’incedere di alcune compagini, magari meno talentuose, ma pressoché infallibili.

I Vaultwraith, a parere di chi scrive, hanno ormai maturato pieno titolo per iscriversi a quest’ultimo partito. “Decomposing Spells”, nuovo vagito discografico del combo statunitense, fornisce 43 minuti esatti di certezze:

- musicali: il peculiare proto-black contraddistinto da ritmi medio/bassi, imbastardito da influenze thrash, classic e NWOBHM, ed impreziosito da sepolcrali atmosfere da horror movie di serie B, non è mutato di una virgola rispetto ai predecessori;

- stilistiche: lyrics che sembrano la sceneggiatura di una pellicola della Hammer, copertine degne di un fumetto horror anni ’70, arrangiamenti ridotti all’osso, produzione fieramente cruda e asciutta, esecuzione strumentale non di prim’ordine (eufemismo…). Insomma, la solita delizia putrescente;

- qualitative: se fosse toccato a me recensire “Death Is Proof of Satan's Power” (2017) e “Light the Candle in Honour of Devils” (2019), avrei assegnato ad entrambi un largo 7,5. Avrete ormai sbirciato il voto assegnato al platter oggi in esame… L’irresistibile irruenza della title track, le mire anthemiche di “The Sinister Schythe”, o ancora la funerea epicità di “Church Burned” sono solo alcuni esempi di una tracklist di encomiabile solidità.

Avrete ormai capito l’antifona: i Vaultwraith non inventano nulla, non sono i salvatori di alcuna patria, non entreranno negli annali del nostro genere prediletto e con ogni probabilità non comporranno mai un capolavoro. Eppure, “Decomposing Spells” è il loro terzo album (su tre) che non riesco a smettere di ascoltare.
Approdo sicuro per il Regno dei Morti.
Recensione a cura di Marco Cafo Caforio

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.