Copertina 6,5

Info

Anno di uscita:2022
Durata:58 min.
Etichetta:Rockshots Records

Tracklist

  1. ANURI
  2. THE NORTHWEST PASSAGE
  3. AN OCEAN BETWEEN US PART III - A NEW WORLD
  4. DUNKIRK PRIVATEERS
  5. VENTO AUREO
  6. NAUPAKTOS
  7. MANTI (INTERLUDE)
  8. THE RED CHARADE
  9. HASARD
  10. SAMUDR KA MANDIR
  11. LIES & ASHES
  12. LEAP OF FAITH
  13. THE WHITE WITCH
  14. AS ABOVE, SO BELOW (OUTRO)

Line up

  • Marc Brode: bass
  • You: drums
  • Adrián "The Time Knitter" Carrero: guitars
  • Paolo "The Bard" Andreotti: keyboards, vocals
  • Captain Eleanor Tenebre: vocals
  • Eduardo Guilló: vocals

Voto medio utenti

Power/symphonic metal in salsa piratesca, questa la proposta degli spagnoli Crusade of Bards, giunti qui al loro secondo album in studio ('sophomore', direbbero gli anglofoni). "Tales of the Seven Seas" è un progetto in 14 tracce, due per mare, che raccontano appunto leggende, storie e avventure sui mari del mondo.

Alle spalle del progetto, si muove una formazione solida, ma che fa dell'alternanza voce soprano / voce maschile con occasionali growls il suo punto di forza; il cliché, invece, a me risulta proprio poco digeribile, da una parte perché la voce di Eleanor Tenebre è sottile, con poca presenza e poca personalità, dall'altra per i brutti growls di Eduardo Guilló, cantante dotato peraltro di una piacevolissima voce baritonale, qualora la usasse (gliela facessero usare) un po' di più.

Qua e là, "TOTSS" riesce a farmi sollevare il testone in approvazione, e penso alla pesante "Lies & Ashes" (con ospite Fabio Lione), al momento acustico di "Samudr Ka Mandir", la magniloquente "The Northwest Passage" o la variegata e 'sinfonica' "Leap of Faith" (in effetti, le cose migliori di questo album sono nella seconda parte...).

Sia chiaro, la proposta non è né innovativa né da disdegnare; i Crusade of Bards ci provano a fare qualcosa di originale mixando lo standard della female fronted symphonic metal band con le tematiche marine, ma la cosa è più un'occasione sprecata che altro; in questo solco si sarebbe potuto osare di più, spingere maggiormente su arrangiamenti o scelte stilistiche che potessero esaltare la tematica scelta; invece, troverete qualche accenno qua e là, a parte gli ovvi testi e qualche suono di 'mare' messo in sottofondo. Mmmbeh.



Recensione a cura di Pippo ′Sbranf′ Marino

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.