Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2021
Durata:52 min.
Etichetta:AOR Heaven

Tracklist

  1. WILD AND FREE
  2. RUN
  3. MY LOVELESS LULLABY
  4. WALTZ FOR THE MOVIES
  5. 4 AM
  6. GO
  7. SNAKEBITE CHARM
  8. LET THE GAMES BEGIN
  9. A CULINARY DETOUR
  10. CATCH YOU IF I CAN
  11. RAMPANT WILDFIRE
  12. RACE AGAINST TIME

Line up

  • Anders Rydholm: keyboards, bass, guitars
  • Lars Säfsund: vocals, keyboards
  • Jay Graydon: guitar
  • Muris Varajic: guitar
  • Kristian Larsen: guitar
  • Pelle Holmberg: guitar
  • Daniel Rydholm: guitar
  • Frank ”Frallan” Nilsson: drums
  • Per Svensson: background vocals
  • Tony Paoletta: steel guitar

Voto medio utenti

A tutti i fedeli ammiratori di Lars Säfsund credo non sia necessario indirizzare messaggi particolari, dacché sono certo che questo primo lavoro degli Art Of Illusion farà già bella mostra di sé nelle loro collezioni o nelle loro want list discografiche.
E allora ci rivolgiamo ai più volubili, distratti e dubbiosi appassionati di AOR, esortandoli ad ascoltare con attenzione “X marks the spot”, soprattutto se una versione particolarmente melodrammatica dei tipici suoni adulti stuzzica la loro fantasia di musicofili.
Il sodalizio tra la strepitosa voce di Work Of Art, Lionville ed Enbound, e il multistrumentista, compositore e produttore Anders Rydholm (Grand Illusion) è, infatti, una collezione di appaganti momenti melodici, in cui vengono abilmente mescolate suggestioni di Toto, Starship e Giant, alternate a situazioni maggiormente barocche, in cui veder affiorare l’effige dei Queen se non addirittura le atmosfere tipiche del musical e della rock opera.
Il risultato è assai coinvolgente, irrorato da interpretazioni canore che da sole varrebbero l’acquisto e che nello specifico esaltano costruzioni armoniche quasi costantemente di spiccato pregio artistico.
Il “quasi” è dovuto essenzialmente a un’opener gradevole e tuttavia (stranamente) abbastanza anonima, ma per fortuna dopo le note un po’ troppo prevedibili di “Wild and free”, arriva “Run”, intrisa di una brillante verve Toto-esque, a innalzare con prepotenza il livello del gradimento, seguita da “My loveless lullaby”, che inaugura con buongusto la porzione teatrale del programma.
Waltz for the movies” prosegue sulla stessa falsariga accentuando ulteriormente l’influenza della seminale Regina Britannica, mentre i toni languidi di “4 AM” preparano efficacemente il terreno alla prima frizzante gemma della raccolta, titolo “Go”, prioritaria per ogni chic-rocker che possa definirsi tale.
Si replica con un pizzico di minore tensione in “Snakebite charm” e se “Let the games begin” è un bell’esempio di symphonic-AOR, “A culinary detour” torna a celebrare esplicitamente una pietra miliare del calibro di “A night at the opera”.
Catch you if I can”, “Rampant wildfire” e la ballata “Race against time” garantiscono un’altra imponente dose di fremiti sensoriali agli estimatori di Toto, Work Of Art e Lionville e concludono un disco magari poco “caratterizzato” e ciononostante estremamente affascinante per il modo in cui accosta grandeur e melodic rock … fatevi stregare dall’Arte dell’Illusione.
Recensione a cura di Marco Aimasso

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