Copertina 7

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2020
Durata:50 min.
Etichetta:SPV/Steamhammer

Tracklist

  1. HURRICANED
  2. TALK TO THE MOON
  3. EYES OF LOVE
  4. LADIES AND GENTLEMEN
  5. MINDHUNTER
  6. RAIN RAIN
  7. GEMINI
  8. KINGDOM FALL
  9. THE BLUES AIN’T NO STRANGER
  10. TAKE HER
  11. BUSTED
  12. LADIES AND GENTLEMEN (SINGLE EDIT, BONUS TRACK FEAT. DETLEV JöCKER AND THE ROCK AND ROLL CHILDREN)

Line up

  • Michael Voss: vocals, guitars
  • Jürgen Breforth: guitars
  • Thomas “Hutch” Bauer: bass, vocals
  • Axel Kruse: drums

Voto medio utenti

Per molto tempo, in svariati settori merceologici, “tedesco” è stato sinonimo di accurato e rigoroso e anche se oggi, con la “globalizzazione” imperante e qualche altro “fatterello” di cronaca, il postulato vacilla, ci sono ancora esempi fulgidi della celebre affidabilità teutonica.
Uno di questi è sicuramente rappresentato dai Mad Max, veterani del class-metal mitteleuropeo e un’autentica garanzia per tutti quelli che nella musica cercano riff taglienti, scansioni ritmiche telluriche e cantati melodici e dotati di una buona dose di orecchiabilità.
Analogamente al precedente “35”, con un forte richiamo, fin dal titolo, agli esordi della band, “Stormchild rising” garantirà agli ammiratori di Scorpions, Saxon, Bonfire e Dokken cinquanta minuti di puro sollazzo cardio-uditivo, da accogliere senza particolari sorprese e non per questo poco incisivo e intenso.
Esperienza, passione, scaltrezza e cultura intridono un programma che mantiene standard espressivi parecchio elevati, a cominciare da una “Hurricaned” che nelle intenzioni del gruppo doveva essere un tributo all’arte immarcescibile dei Rainbow e alla prova dei fatti si rivela, anche grazie allo special guest Ronnie Romero, una delle celebrazioni del leggendario Arcobaleno più riuscite degli ultimi periodi.
Il fraseggio serrato e l’adescante costruzione armonica di “Talk to the moon” piaceranno ai cultori di Hurricane e Ozzy e se “Eyes of love” mescola con buongusto Alice Cooper e Scorpions, l’influenza di questi ultimi finisce per essere persino un po’ troppo pressante nella comunque gradevole ”Gemini”.
Ladies and gentlemen” avvolge l’astante in un clima sonico tra Great White e primi Bon Jovi, mentre qualora siate alla ricerca di qualcosa di maggiormente coriaceo e cromato, ad accontentarvi ci pensano la Dokken-escaMindhunter”, la poderosa “Rain rain” (non pienamente convincente, invero …), l’enfatica “Kingdom fall” e l’ombrosa “Busted”.
All’appello mancano ancora “Take her”, eccellente remake dei Rough Cutt, impreziosita dalla partecipazione del loro cantante Paul Shortino e un’avvincente “The blues ain’t no stranger” a cui Oz Fox degli Stryper fornisce un addendum di ficcante vitalità chitarristica.
A chiudere l’albo arriva una seconda versione (con sezione in madrelingua) di “Ladies and gentlemen”, realizzata ad aprile di quest’anno con il contributo dei ragazzi di una scuola di musica e pubblicata come singolo.
Insomma, i Mad Max meritano la fiducia storicamente riservata al popolo alemanno e “Stormchild rising” è un caso di investimento a “capitale garantito” dove ai pochi rischi si abbina un soddisfacente rendimento emozionale.
Recensione a cura di Marco Aimasso

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