Copertina 7

Info

Anno di uscita:2019
Durata:37 min.
Etichetta:Overdrive Records

Tracklist

  1. SUIRU
  2. DREAMING OF HELL, LEAVING REALITY
  3. RAVENING WOLF
  4. RUNNING IN VAIN
  5. CORDE
  6. LAST SUNNY DAYS
  7. THE BLADE FO THE LORD
  8. AT THE GALLOWS

Line up

  • Paolo Oliva
  • Andrea Peracchia
  • Fabio Oliva

Voto medio utenti

Attivi sin dal 2009, i Dogs For Breakfast escono oggi con il loro terzo capitolo discografico intitolato "Suiru", un disco che fin dalle prime battute promette di mietere vittime tra coloro che amano i suoni ruvidi, grezzi e tendenti al lento ma non solo: man mano che la tracklist si snoda durante i 37 minuti di durata di questo lavoro il terzetto tricolore ci sbatte in faccia senza tanti fronzoli la loro concezione musicale fatta di riff crudi dal suono sporco e quasi punk, una sezione ritmica tanto dritta e influenzata da un certo tipo di crust quanto dannatamente efficace e da vocals urlate fino a danneggiare le corde vocali. Ascoltando "Suiru" si è colpiti in pieno viso da questa miscela di crust-punk mescolato a stoner e qualche influenza sludge, che si palesa nei breakdwon ed in generale nei rallentamenti che spezzano a volte l'andamento diretto e dritto, quasi à la Motorhead, dei pezzi che in generale (a parte un paio di eccezioni) si mantengono entro minutaggi non eccessivamente elevati: "Ravening Wolf", la titletrack, "Dream Of Hell, Leaving Reality" o "The Blade For The Lord" sono i brani che meglio rispecchiano l'attitudine in your face dei Dogs For Breakfast e, pur non presentando grandi variazioni sul tema, sanno colpire a dovere l'ascoltatore e soprattutto in sede live sapranno come creare movimento nelle prime file. Con "Running In Vain", l'intermezzo "Corde" o la conclusiva "At The Gallows" la band decide di alzare il piede dall'acceleratore proponendo brani più cadenzati, pachidermici e dal sapore più doom senza che questo vada a inficiare la pesantezza e l'impatto della musica del gruppo, che in generale dimostra di cavarsela bene anche con brani più impegnativi come minutaggio e più strutturati, mostrando una certa inclinazione a tratti psichedelica.
"Suiru" è un interessante lavoro ad opera di una band che certamente negli anni a venire saprà raccogliere i meritati frutti di quanto sta seminando oggi. Se amate i suoni sporchi, grezzi ed ignoranti almeno un ascolto di questo album.
Recensione a cura di Michele ’Coroner’ Segata

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