Copertina 5

Info

Anno di uscita:2001
Durata:80 min.
Etichetta:Massacre
Distribuzione:Self

Tracklist

  1. TWELWE-HUNDREAD-SIXTY DAYS
  2. REVELATION 13
  3. LEGEND III:I
  4. THE ANCIENT SERPENT
  5. ABOMINATION OF DESOLATION
  6. IMAGE OF THE BEAST
  7. ANTICHRIST III: THE KING OF BABYLON
  8. THE FINAL HOLOCAUST
  9. TWO WITNESSES
  10. THREE ANGELS
  11. FOUR TRUMPETS
  12. THE LOCUSTS
  13. THE SIXTH JUDGEMENT
  14. THE DEAD SEA
  15. RIVERS OF BLOOD
  16. THE PLAGUE AND THE DARKNESS
  17. THE FALL OF BABYLON
  18. THE END OF THE AGE

Line up

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La trilogia "Legend" dei Saviour Machine della quale "III:I" è appunto il terzo capitolo , è quanto di più completo e dettagliato sia stato messo in musica riguardo alle Profezie bibliche fino ad oggi. Dal 1995 al 2001 la band è stata impegnata nella composizione di quella che la critica di settore definisce "La colonna sonora non ufficiale della fine del mondo". Il progetto comprende 4 full-lengh album ( dunque ne manca ancora uno all'appello) e oltre 5 ore di musica dedicata alla concezione cristiana di apocalisse . L'idea è nata dai fratelli Clayton, Eric e Jeff, rispettivamente cantante ( con il pregio di avere un timbro di voce molto simile a quello di Zachary Stevens N.d.L.) e chitarrista del gruppo , entrambi profondamente credenti e, sebbene siano ammirevoli la perizia con la quale l'argomento viene trattato e la profonda conoscenza che tarsuda dai testi dei Saviour Machine, questa terza parte di Legend lascia molto a desiderare dal punto di vista prettamente musicale.
I 18 (!!!) brani di cui è composto l'album sono lenti, ripetitivi e sì, decisamente troppi. Il songwriting è claudicante e gli arrangiamenti di chitarra sono scarni e privi d'impatto. L'unica nota veramente positiva di "III:I" è la bellissima voce di Eric ( di cui sopra N.d.L.) che si snoda su tessiture medio-basse e si riempie sulle note baritonali, comunicando più di una vibrazione positiva. Peccato però che le linee vocali non siano all'altezza di tanta bravura e che quindi corrompano non poco l'effettiva validità della prestazione del frontman. Dopo 10 anni di carriera, un calo di idee è più che comprensibile e per giunta giustificabile, ma allora perché rischiare un'impresa tanto problematica quanto un concept tra l'latro altro diviso in più e più puntate?
Nella speranza che le sorti dei Saviour Machine si risollevino con l'ultima parte di "Legend"che verrà pubblicata nel 2002, non mi resta che archiviare questo capitolo nel dimenticatoio e se non fosse parte integrante di un concept con un filo logico, ne sconsiglierei l'acquisto a chi già conosce la band.
Recensione a cura di Lucia 'Lu' Ceriani

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 14 set 2010 alle 16:44

Desidero rendere giustizia a quest'album perché si tratta dell'apoteosi, del culmine della musica fin qui proposta dai Saviour Machine. Non c'è una nota fuori posto, tutti i pezzi benché numerosi fluiscono come una sinfonia gotica che rispetto al precedente capitolo è stata resa più accessibile, con le chitarre in maggiore evidenza e con la voce di Clayton come sempre superlativa. Su tutte voglio solo citare Revelation 13 in cui le melodie orientaleggianti della chitarra è in assoluto primo piano, ciò a contraddire chi pensa che si tratti di un progetto incentrato solo sul cantante. In ogni modo è un disco superbo. Peccato che il seguito/i non sia all'orizzonte. P.S. Non ho capito bene cosa c'entri Z. Stevens con Eric Clayton!

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