L'americano
Jac Dalton, già autore di due album (
“From Both Sides” 2007 ed
“Icarus” 2012) torna in oggi con un lavoro nuovo di zecca. Hard Rock melodico con qualche influenza blues e country sono le coordinate musicali di questo cantautore che rimangono a tutt'oggi invariate rispetto ai lavori precedenti, anche se come metro di paragone abbiamo solo i precedenti videoclip i quali hanno raccolto molte visualizzazioni.
Questa nuova opera non parte proprio bene perché il brano omonimo e di apertura è una versione leggermente alterata (e non troppo) di
“It's My Life” di bonjoviana memoria. Proseguiamo nell'ascolto mentre lo scetticismo inizia a serpeggiare e mentre si susseguono le canzoni (
“Blow Me Away”, “Roll With The Punches”) dalle quali non veniamo particolarmente colpiti .
Finalmente il primo sorriso. Ecco una canzone che conoscono anche le pietre. Si tratta di
“Sweet Emotion”, cover degli
Aerosmith, riproposta qui in maniera degna, ma che rimane distantissima dal quel capolavoro che è la versione originale. Quindi il sorriso diventa amaro.
“Just Enough To Believe” è il brano più diretto, semplice e che finalmente conquista senza troppi fronzoli.
“When I'm Alone With You” è il classico hard rock blues composto intorno al solito giro di chitarra, un pezzo come ne abbiamo ascoltato mille altri che neanche il chorus riesce a sollevarlo sopra alla sufficienza.
“One Heart/One Land” è il brano più bello e più particolare di tutto l'album, una ballad che contiene dei cori gospel che con l'hard rock hanno poco a che fare, ma che tutto sommato male non ci stanno, anche se ci riportano un po' alla mente i
Poison di
“Native Tongue”.
Non sono qui a discutere le qualità di
Jac Dalton e dei musicisti di cui si è circondato, giudico solo questo lavoro, che sinceramente non mi ha esaltato ed è scivolato via senza infamia e senza lode.
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