Copertina 6,5

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2015
Durata:68 min.
Etichetta:Mausoleum Records

Tracklist

  1. MONSTERS OF ROCK
  2. NO EXCEPTION TO THE RULE
  3. SHOTGUN SYMPHONY
  4. BACK TO THE ROOTS
  5. NO WAY OUT
  6. DANGER ZONE
  7. FIRESTORM
  8. DEAF, BLIND AND DUMB
  9. FOREVER METAL
  10. CHILDREN OF DESPERATION
  11. HOLD YOUR HEAD UP HIGH
  12. MAKING MAGIC
  13. THE REACTOR
  14. ROCK CITY
  15. FAKE

Line up

  • Paul ‘Shorty’ Van Camp: guitars, vocals
  • Ken ‘Jakke’ Van Steenbergen: bass
  • Ivan ‘Vanne’ Opdebeec: drums

Voto medio utenti

A distanza di dieci anni giusti giusti dal precedente "Immortal" i Killer si ripresentano con una formazione largamente rimaneggiata - è sopravvissuto il solito Paul ‘Shorty’ Van Camp - e un nuovo album che, in maniera forse un po' troppo pretenziosa, intitolano "Monsters of Rock".
A dispetto dei lunghi silenzi che hanno caratterizzato la loro carriera, va riconosciuta a questa formazione belga una lunga militanza nella scena, dato che si è formata nel lontano 1980, anche se di quei tempi lontani ritroviamo il solo, e già citato, "Shorty".
Devo ammettere che negli anni ottanta li avevo più che altro notati per il bel logo che campeggiava su "Shock Waves" (terzo LP del gruppo e primo con la Mausoleum) e per il nome adottato dal gruppo, visto che ricordava uno dei pezzi immortali degli Iron Maiden, che per il loro Heavy Metal, tra la N.W.O.B.H.M., Tank e Motorhead.

Adesso come allora i Killer ripartono all'assalto con un paio di bei pezzi arrembanti, quali la titletrack e la speedy "No Exception to the Rule", anche se poi scopriranno il fianco rivelandosi non particolarmente convincenti sui brani meno ruvidi, come "Danger Zone", dove la voce di "Shorty" viene messa davvero a dura prova, mentre se la cava decisamente meglio con gli episodi motorhediani, qui ben rappresentati da “Deaf, Blind and Dumb". Luci e ombre che in realtà troviamo quà e là nell'ora abbondante di musica che i Killer ci propongono, illuminata da pezzi tipo "Back to the Roots" (dove nel testo omaggiano alcune band storiche e assortiti cliché di settore), le spedite "No Way Out" e "Children of Desperation", oppure il Blues sporco di "Making Magic", ma d'altra parte frenata da momenti non particolarmente riusciti come la banale "Hold Your Head Up High" o le velleitarie (pessimi per entrambe i refrain) "Forever Metal" e "Rock City".

A dispetto delle poche aspettative e di qualche passaggio a vuoto, "Monsters of Rock" si rivela comunque un disco robusto e cazzuto, che si lascia ascoltare con piacere, e che mi permette di rivalutare un gruppo onesto e non ancora pronto per il pensionamento.




You want it all, but you can't read it
It's in your face, but you can't read it
What is it? It's it
What is it? ... it's the review
Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.