Copertina 8

Info

Anno di uscita:2015
Durata:42 min.
Etichetta:Napalm Records

Tracklist

  1. FAST, LOUD 'N' RUDE
  2. PULSES OF PLEASURE
  3. ECLIPSE OF THE MIND
  4. SIREN
  5. STAIRWAY TO INSANITY
  6. SHOT TO PARADISE
  7. VENOM
  8. BLINDED (INTRO)
  9. MASTER OF ILLUSION

Line up

  • Joe: vocals, guitars
  • Sam Lemmens: guitars
  • Senne Jacobs: drums
  • Max: bass

Voto medio utenti

Una splendida copertina, grande musica ed energia a palate.
Gli Evil Invaders sì che sanno come attirare l'attenzione senza usare maschere, orpelli tecnici, storie di draghi o pseudo satanismo... Il loro speed metal incrociato con thrash ed elementi classic, basta e avanza per farceli ricordare ed inserire Pulses of Pleasure tra gli acquisti obbligatori.

Questa band belga ha trovato un modo davvero interessante (sebbene tutt'altro che originale) di unire Agent Steel ed Iron Maiden, prendendo dai primi la velocità ed il lato selvaggio, dai secondi l'amore per le melodie e i duelli tra le chitarre. Questo, in estrema sintesi, il contenuto di un disco davvero riuscito, da ascoltare e riascoltare, stupefacente per essere un debutto.
D'altronde, il loro moniker dovrebbe già accendere più di una lampadina, essendo il titolo del bellissimo secondo lavoro dei canadesi Razor, alfieri di uno stile metallico che ha nella band di cui vi parlo oggi, dei degni discepoli. La voce di Joe non sarà quella del mito John Cyriis ma lo stile (non le capacità, per carità) del cantato, acuto ed acido, lo ricordano abbastanza da vicino, con l'aggiunta una punta di Martin Walkyier (Sabbath). Per quanto ami questo tipo di cantato, su Pulse of Pleasure l'attacco vocale, la cadenza e gli accenti, sono parecchio simili in tutti i brani e si rischia una lieve monotonia che, fortunatamente, viene evitata da un lavoro strumentale egregio.

Alcune canzoni, o parti di esse, sono davvero fottutamente veloci, bella forza dici, sfanno speed-metal! Però non è mai una rapidità fine a se stessa, il tupa-tupa fulmineo ha una potente vena thrash che sa adattarsi allo stile dei brani e fa emergere con forza riff assassini o porzioni "rallentate" in cui entra in gioco lo scambio di testimone tra le chitarre.

Come detto, c'è anche tantissimo dei Maiden dentro questo disco, tutta roba fino a Piece of Mind compreso (ascoltatevi Stairway to Insanity) e, ad aggiungere echi della Vergine di Ferro, ci pensa pure il basso di Max, un vero tarantolato che con linee sempre interessanti ed il giusto spazio concesso, prosegue con orgoglio la lezione di Mr.Steve Harris. Il suono degli Evil Invaders risulta fresco, sebbene ricalchi un modello palesemente ottantiano, merito di scelte adeguate in fase produttiva e merito di una spinta ed un entusiasmo che questi ragazzi incanalano nel modo giusto, senza esagerazioni e senza strafare, errori tipici presenti in molti debutti.

Indossate anche voi i vostri gilet di jeans con le toppe attaccate dalla nonna e godete di questo Pulses of Pleasure, disco che ci consegna un po' di quella sfrontatezza, di quella voglia di spaccare, tipica di trent'anni fa.



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Recensione a cura di Francesco Frank Gozzi

Ultime opinioni dei lettori

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 19 mar 2015 alle 14:43

Giustissima osservazione, rispondo dicendo cha basta parlare di Musica e non di chiacchiere, cosa che richiede una certa conoscenza ma, soprattutto, una certa apertura mentale. Tutti fanno presto a sentenziare e vivere su pettegolezzi, madi musica non si parla (quasi) mai. Diceva il mio Dio "support music, not rumors".

Inserito il 19 mar 2015 alle 14:21

a volte mi chiedo se sia veramente il metal ad aver bisogno di essere rinnovato o i metallari. Hai detto tutto.

Inserito il 19 mar 2015 alle 14:10

Hai veramente ragione....perdonami il pizzico di polemica (ovviamente non nei tuoi confronti), ma nonostante tutto per molti ancora oggi l'argomento di conversazione principale sono i Metallica :-(((, a volte mi chiedo se sia veramente il metal ad aver bisogno di essere rinnovato o i metallari.

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