Steel Prophet - The Goddess Principle (reissue)

Copertina 7,5

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2014
Durata:54 min.
Etichetta:Pure Steel Records

Tracklist

  1. REIGN OF CHRIST
  2. SOULS WITHOUT HONOR
  3. DEVOID OF LOGIC
  4. RUBY DREAMS
  5. PROPHECY UPON US
  6. THE INNER VOICE SILENCED
  7. TO GRASP ETERNITY
  8. FATAL EUPHORIA
  9. PENANCE OF GUILT
  10. PARTHENOGENESIS

Line up

  • Rick Mythiasin: Vocals
  • Steve Kachinsky: Guitars
  • Horacio Colmenares: Guitars
  • Vince Dennis: Bass
  • John Tarascio: Drums

Voto medio utenti

Ammetto di scoprire solo oggi The Goddess Principle, primo lavoro degli Steel Prophet (e vi invito a fare altrettanto), grazie alla ristampa della Pure Steel Records. Davvero di difficile reperibilità, questo lavoro che all'epoca (1995) era un vero e proprio demo registrato su un 8 piste e buttato fuori dalla tedesca Brainstorm Division sotto le spoglie di un album ufficiale, può oggi allietare le orecchie dei sostenitori del Profeta d'Acciaio e di tutti gli amanti dell'US metal.

C'è da dire che questa band fin dai suoi inizi dimostra grandi capacità e potenzialità ma che è molto diversa da quella che è poi salita alla ribalta nel 1999 con Dark Hallucinations (e con l'ancora più spettacolare Messiah) sotto l'egida della Nuclear Blast che collocò (a torto) la band nell'allora imperante calderone power.
Da sempre etichettati come i Maiden statunitensi, la band di The Goddess Principle è in realtà una creatura a metà strada tra Fates Warning, Metal Church, Queensryche e Crimson Glory che mette in campo canzoni tutt'altro che semplici o banali.

La notevole quantità di riff partorita da Kachinsky si mescola in modo eccellente con la splendida voce di Mythiasin che svetta sempre alta e potente, sulle orme di Arch e Midnight. Tutti questi riff vengono inseriti in un songwriting progressivo, ovvero pieno di cambi di atmosfera e di tempo, pensate che sulla bellissima Fatal Euphoria ne ho contati 7/8 (praticamente più di uno al minuto), coadiuvati dal buonissimo lavoro di basso di Vincent Dennis, davvero un musicista valente che accompagnerà poi la band per tutta la carriera, concedendosi anche impegni con i rap metaller Body Count, sì, quelli di Ice-T, il detective Fin Tutuola di Low & Order.
All'interno di tutta questa varietà di riff e cambi repentini non mancano perfino spunti thrash, presenti in diverse composizioni come Prophecy Upon Us, brano parecchio arrabbiato, che non si nega però il piacere di cambiare d'umore e tempo frequentemente, una corsa su e giù continua.
Spesso a causa di una produzione tutt'altro che esemplare, molti passaggi risultano secchi, non vengono esaltati gli assoli e gli strumenti sono tutti sullo stesso piano, alcuni innesti di tastiere non sono proprio ben riusciti come su Penance of Guilt ma, nonostante ciò, il lavoro è davvero valido.

Se anche voi, come me, avete apprezzato gli Steel Prophet del periodo '99-'02 andate pure alla scoperta del loro passato, del loro animo prog, magari con un songwriting perfettibile e qualche incertezza di gioventù, ma sicuramente già capaci di stupire.

Recensione a cura di Francesco Frank Gozzi

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 08 feb 2014 alle 08:44

Questo e' un disco meraviglioso!! Ho da anni il cd della Brainstorm Division e ci sono molto affezionato. Grandissimi Steel Prophet, non vedo l'ora di ascoltare il nuovo materiale.

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