Copertina 6

Info

Anno di uscita:1996
Durata:50 min.
Etichetta:R.M.S.
Distribuzione:White 'n' Black

Tracklist

  1. IN THE FORGOTTEN MELANCHONIC WAVES OF ETERNAL SEA
  2. CELESTIAL DIMENSIONS INTO SILENCE
  3. THE VASTNESS OF A DESOLATED GLORY
  4. SLAVES IN THE IMAGINARY ABYSSAL LINE
  5. EXOTIC VOLUPTUOUSNESS OF A LOST FEELING OF LIFE
  6. GOLDEN BELLS FROM THE ETERNAL FROST
  7. MYTHOLOGICAL COLD TOWERS
  8. ...OF INEXISTENCY
  9. A PORTAL TO MY DARKEST SOUL
  10. SPHERE OF NEBADDON

Line up

  • Samej: vocals
  • Nechron: guitars
  • Flagellum: guitars
  • Hamon: drums
  • Leonard: bass
  • Akhenaton: keyboards

Voto medio utenti

Non capita tutti i giorni di vedersi recapitare un cd di Doom/Death uscito nel lontano 1995 e suonato da una band... udite udite... brasiliana! Uhm... il Brasile non mi ispira proprio delle sensazioni alla Cathedral e il nome scelto dal gruppo, Mythological Cold Towers, non mi aiuta particolarmente a prendere sul serio il progetto. Tuttavia, come mi insegnerà l'ascolto, è proprio dove non te l'aspetti che spunta fuori la sorpresa. Secondo la biografia i MCT sono la miglior band brasiliana dopo Sepultura, Angra e Krisiun (nonchè l'unica che rimane), hanno registrato nello stesso studio dei Krisiun (non so perchè, ma io non vorrei mai usare questo gruppo assolutamente inconcludente come termine di paragone), hanno masterizzato il disco in uno sconosciuto studio in Francia e ultimo, ma certamente non meno importante, hanno affidato il compito di studiare l'artwork del loro album ad un signore mai visto e mai sentito. Consiglierei alla White And Black Distribuzioni di studiare meglio i "Selling Points" delle loro promozioni, visto che con le premesse qui sopra non è che l'ascoltatore sia proprio incantato! In ogni caso il doom/death dei brasiliani attinge a pienissime mani da quanto fatto da Paradise Lost (il plagio del periodo Gothic è qualcosa di scandaloso) e My Dying Bride senza alcuna pretesa di innovare o stupire. Sono alcuni particolari come l'inserimento di un'epica tastierina nella seconda traccia, o alcuni lead particolarmente ispirati a farmi credere che non sia proprio tutto da buttare. Purtroppo non capisco cosa ci sia di bello nell'ascoltare musica che altri hanno composto prima e soprattutto meglio, perchè Gothic a distanza di anni resta sempre e comunque un capolavoro! I MCT ce la mettono tutta, provano anche qualche dissonanza un pò troppo esagerata, ma il risultato è sempre lo stesso: un album interessante finchè lo si ascolta per le prime volte, poi purtroppo ci si ricorda delle band più blasonate e "Sphere Of Nebaddon" torna nel dimenticatoio. Questo nonostante una bella canzone come "Celestial Dimensions Into Silence"... l'unica speranza è che con il lavoro successivo uscito nel 2000 (che non sono riuscito a reperire e quindi ad ascoltare) i brasiliani siano riusciti a reinventarsi in una forma più positiva.
Recensione a cura di Alessandro 'Ripe' Riperi

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