Rhapsody of Fire - Symphony Of Enchanted Lands Pt 2 - The Dark Secret

Copertina 7,5

Info

Genere:Power Metal
Anno di uscita:2004
Durata:73 min.
Etichetta:SPV
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. THE DARK SECRET
  2. UNHOLY WARCRY
  3. NEVER FORGOTTEN HEROES
  4. ELGARD'S GREEN VALLEYS
  5. THE MAGIC OF THE WIZARD'S DREAM
  6. ERIAN'S MYSTICAL RHYMES
  7. THE LAST ANGEL'S CALL
  8. DRAGONLAND'S RIVER
  9. SACRED POWER OF THE RAGING WINDS
  10. GUARDIANI
  11. SHADOWS OF DEATH
  12. NIGHTFALL ON THE GREY MOUNTAINS

Line up

  • Fabio Lione: vocals
  • Luca Turilli: guitars
  • Alex Staropoli: keyboards
  • Patrice Guers: bass
  • Alex Holzwarth: drums

Voto medio utenti

Il quinto disco dei Rhapsody segna senza dubbio l'inizio di una nuova era per la band di Luca Turilli ed Alex Staropoli: l'enorme successo conseguito dalla band triestina con i primi quattro album ha permesso ai due mastermind di fare le cose davvero in grande, enfatizzando in maniera evidente tutti gli aspetti che hanno reso lo stile dei Rhapsody unico e facilmente riconoscibile. Già dal titolo si può intuire quale sia il leit motive di questo album, che altro non è che la seconda parte di “Symphony of Enchanted Lands”, ed in comune con il secondo disco della storia dei Rhapsody ha un massiccio utilizzo delle parti orchestrali (proposte per la prima volta da un'orchestra al gran completo, quella di Praga) ed una grande atmosfera “boombastic”, stemperando lievemente l'aggressività metallica delle ultime due release. Anche la presenza di un coro vero e proprio dona alle canzoni un'atmosfera davvero solenne, accentuando l'epicità che da sempre pervade le composizioni della band. Ultimo tassello di un cast davvero stellare è la figura scelta per il ruolo del narratore, quel Christopher Lee che certo non ha bisogno di presentazioni, essendo uno degli attori che hanno fatto la storia di Hollywood. Inoltre rispetto alle passate produzioni della band triestina si nota una maggiore teatralità ed una particolare attenzione per i dettagli e gli interludi, che ben giustifica la stravagante definizione di “Film Score Metal” che i Rhapsody hanno attribuito alla loro proposta musicale. Ma una volta che è stata data la giusta importanza alle peculiarità di questo nuovo album, bisogna anche rilevare le poche reali novità che questo disco porta nella discografia dei Rhapsody. Lo stile della band italiana è davvero singolare, e sarebbe sbagliato pretendere che i cinque musicisti snaturino in maniera netta le caratteristiche di un sound che ha permesso loro di divenire uno dei gruppi di riferimento di questo genere, costantemente imitato da miriadi di gruppi ma mai eguagliato per bellezza e qualità... ma probabilmente sarebbe anche lecito aspettarsi qualche variazione, se non altro nelle parti orchestrali (l'ultimo album dei Pain of Salvation, da questo punto di vista, potrebbe indicare una nuova via), perché diversi episodi di questo album suscitano una strana sensazione di deja-vu. Non mancano comunque canzoni di grande valore e piuttosto originali (la bella “Erian's Mystical Rhymes” o la branduardesca “Guardiani”), presenti purtroppo in numero limitato. In definitiva la seconda parte di “Symphony of Enchanted Lands” non deluderà certo i numerosi fan della band italiana, grazie anche all'ottima prestazione di un Fabio Lione in grande spolvero, perché gioca sul sicuro. Per i prossimi album mi auguro un maggiore coraggio!
Recensione a cura di Marco 'Lendar' Pessione

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Inserito il 24 feb 2011 alle 11:38

Staropoli è un genio

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