Copertina 9

Info

Past
Genere:Black Metal
Anno di uscita:1997
Durata:47 min.
Etichetta:Nazgul's Eyrie Productions

Tracklist

  1. OBSESSED BY NECROMANCY
  2. WANDERING SPIRITS
  3. ABBOT
  4. NECROMANCER
  5. EVIL DEATH
  6. MADNESS
  7. SECRET SUDARIA
  8. CYCLE OF HORROR
  9. NECROMANIAC
  10. PRESENCES
  11. MALEDICTION

Line up

  • Wildness Perversion: vocals
  • Diabolic Obsession: bass
  • Nequam: drums
  • Maniac of Sacrifice: guitars
  • Old Necromancer: guitars

Voto medio utenti

I Mortuary Drape, storica band black/death formatasi nel lontano 1986 in Piemonte, ad Alessandria, dopo aver dato alle stampe una pietra miliare del black metal italiano, e del metal estremo in senso lato, come “All the Witches Dance” nel 1994, a distanza di due anni si ripresentano con “Secret Sudaria”, tramite la tedesca Nazgul's Eyrie Productions.
La line-up è stabile, salvo l’ingresso nella squadra di Nequam alla batteria – già presente nell’Ep del 1996 Mourn Path – sgravando così il peso a Wildness Perversion, il quale doveva destreggiarsi tra microfono e pelli, che non è proprio la cosa più agevole dal punto di vista fisico, visto e considerato anche il genere piuttosto estremo dei Mortuary Drape.

La ricetta dei piemontesi prosegue più o meno con fedeltà il percorso intrapreso con “All the Witches Dance”, proponendo un black metal dalle forti influenze death. Probabilmente rispetto al suo predecessore la componente death è più spiccata a discapito di quella nera e del lato più atmosferico del Drappo Mortuario. La sceneggiatura che tiene in piedi il platter è sempre la stessa degli esordi per i Mortuary Drape, e lo sarà per tutto il corso della loro carriera: occultismo, negromanzia, sortilegi di magia nera e satanismo, che si concatenano all’interno di un culto spirituale mistico.

Ci troviamo di fronte a 11 brani, di cui una strumentale atmosferica a poco più di metà tracklist, che scorrono molto bene senza affatto affaticare l’ascoltatore. Bensì ci sono molti episodi diretti ("Obsessed by Necromancy", "Necromancer", "Evil Death", giusto per citarne qualcuno), dove si avverte oltre alla forte impronta death, anche quella dei primi Venom, dei Bathory e molte dinamiche ascrivibili al thrash di inizio anni 80; così come si ravvisa emergere in taluni momenti lo spettro dei Motorhead, ma a pensarci è naturale, tutto sommato Venom, Bathory, così come altre realtà di quegli anni erano state pesantemente influenzate dall’attitudine selvaggia e ridondante del genio di Lemmy.
Come nel suo predecessore, all’interno delle varie canzoni troviamo un ottimo arricchimento melodico dato dal lavoro in fase solista della coppia Sacrifice/Necromancer, e da un guitarwork che al suo rifferama tellurico intreccia melodie che richiamano vagamente la N.W.O.B.H.M., come per esempio avviene in “Abbott”, “Presences” o in “Wandering Spirits”.

"Secret Sudaria" si configura forse come leggermente inferiore rispetto a "All the Withces Dance", probabilmente poiché ha un po’ disperso quella magia nera – che pur è accennata in brani come “Abbot” – affiorante dalle oscure armonie e dai vari passaggi atmosferici dei primi Mortuary Drape…ma si tratta di una sottigliezza e forse è perlopiù una questione di gusto, ed è per questo che assegno ad entrambi il medesimo voto.
Il secondo lavoro dell’iconica formazione di Alessandria rimane un pilastro della fiamma nera italiana, la quale non si è mai rinchiusa nello stilema di un unico genere; e lungi dall’essere un esecutore passivo ha sempre riplasmato a suo piacimento la materia metallica, imprimendovi la propria impronta.

...Se ancora non lo avete nella vostra collezione recuperatelo immediatamente.




Recensione a cura di DiX88

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