Copertina

Info

Genere:Prog Rock
Anno di uscita:2012
Durata:61 min.
Etichetta:InsideOut Music

Tracklist

  1. MOMENTUM
  2. THOUGHTS PART 5
  3. SMOKE AND MIRRORS
  4. WEATHERING SKY
  5. FREAK
  6. WORLD WITHOUT END

Line up

  • Neal Morse: keyboards, guitars, vocals
  • Mike Portnoy: drums
  • Randy George: bass

Voto medio utenti

Inserito il 15 set 2012 alle 20:32

Mhhh... Ho ascoltato qualcosa e mi sembra un ottimo album, il più ispirato tra le ultime produzioni di Morse senz'altro, tuttavia ho sentito come sempre molte soluzioni stra-abusate (per quanto sempre vincenti) da Morse, quindi un dieci mi lascia perplesso. Ci risentiamo tra qualche ascolto approfondito!

Inserito il 16 set 2012 alle 07:31

Esatto, non c'è nulla di nuovo, anzi! Ma qui dentro io ci ho sentito tutto ma proprio tutto ciò che desidero in un disco prog, quindi voto alto. Poi 10, 9, 8...sono numeri. A me questo disco ha semplicemente dato emozioni, l'anno è quasi finito e a questo livello non mi pare di aver sentito nulla, dunque...top! ;-)

Inserito il 17 set 2012 alle 17:11

Sono un accanitissimo fan di Neal dall'uscita di The light degli Spock's Beard. Detto questo credo che la prima parte del disco meriti effettivamente un bel 10 perchè sono le canzoni più fresche e accattivanti scritte da Neal dai tempi di Testimony, e ricordano soprattutto gli spock's del terzo e del quinto album. Per quel che riguarda la suite... pur avendo io stesso più volte detto che l'originalità non è a mio avviso un criterio essenziale per valutare un album (cose originale e da un po' che non ne sento e molte di quelle che ho sentito non mi sono piaciute) e ritenendo che le emozioni sono il criterio fondamentale per valutare qualsiasi cosa appartenga all'ambito dell'arte, credo che uno come morse dovrebbe sforzarsi per iniziare e finire una suite in modo diverso. Sia da solo che con i Transatlantic ormai ci ha abituato a introduzioni (meglio, preludi) di 5/6 minuti che ripercorrono i quattro o cinque temi portanti e a finali in mid tempo, con dei bei 4/4 stile pink floyd e il tema iniziale dell'introduzione che ritorna. E basta! A queste cose un musicista del suo livello dovrebbe fare attenzione e dovrebbe accorgersene anche Portnoy che suona sui suoi album da 11 anni. Per il resto anche nella suite ci sono dellle ottime parti sia strumentali che cantate ma per i difetti esposti non darei proprio dieci. E' un po' l'effetto che mi ha fatto l'ultimo dei Threshold, bel disco ma con soluzioni da loro stra abusate specie nei cori dove in confronto un disco come quello degli Headspace brilla di luce propria in modo favoloso.

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