Copertina 8

Info

Anno di uscita:2010
Durata:55 min.
Etichetta:Cyclone Empire

Tracklist

  1. ISLE OF HORROR
  2. THE RIVEN TREE
  3. HEROES OF THE ATOM AGE
  4. BELLWETHERS IN MIST
  5. UNFORESEEN
  6. DECEMBER
  7. LAUERNDER SCHMERZ
  8. WALKING THROUGH THE CLOUDS
  9. LEGUANO
  10. SOJOURNER
  11. THE FLOOD AND THE HORSES
  12. VOYAGE OBSCURE

Line up

  • Michael S. - vocals, guitar
  • Jochen F. - guitar
  • Andreas T. - bass
  • Jochen M. - drums, vocals

Voto medio utenti

Vengono dalla Germania e sono una delle band doom europee più longeve. Attivi dal 1991, i Mirror Of Deception sono al loro ventesimo anno di carriera musicale e festeggiano con un nuovo ed ispirato lavoro, A Smouldering Fire, che senza dubbio piacerà agli amanti del doom nostalgico ed impegnato.

Le caratterisiche cardine del genere ci sono tutte: dal ritmo lento e cadenzato, alle sonorità cupe, dalle atmosfere decadenti ed introspettive alla sempre costante melodìa. La voce è in pulito e l'influenza dei Black Sabbath si sente e non poco. Tuttavia, lo stile della band è molto personale ed è apprezzabile la capacità di assorbire la lezione impartita da gruppi maestri del genere come i Candlemass, reinterpretandola senza scadere in uno scevro revival.
Gli stessi Mirror Of Deception descrivono il loro sound come un "unhortodox doom", confermandosi una realtà davvero molto interessante e che meriterebbe senza dubbio di essere conosciuta in misura maggiore di quanto non lo sia adesso.

L'approccio intimista ed ombroso tipico del doom è costante, ma viene epurato dalla pesantezza musicale in cui sfociano certe band, grazie a scelte stilistiche semplici ed immediate. La cosa che mi colpisce è il tema del viaggio, che pare essere costante fra le tematiche affrontate. I testi sono onirici, narrano di viaggi verso l'ignoto, viaggi forse immaginari ed in un'epoca molto lontana dalla nostra. SI è accompagnati dolcemente in luoghi impalpabili ed è come se la band volesse esplorare musicalmente i luoghi psichici di chi ascolta i pezzi, inducendo noi stessi a viaggiare con la mente.
Ma non è mai un viaggio sereno, ci sono sempre imprevisti ed interferenze che spezzano la quiete, che è solo apparente ed ingannevole.

Cercando di prestare attenzione alle lyrics, vengono in mente scenari medievali, in particolare in "The River Tree", in cui il pessimismo apocalittico, rimarcato dalla ripetizione di "the end is near", è probabilmente scaturito da quell'ignoranza a cui si fa riferimento nel testo, che progressivamente conquista e distrugge. E l'associazione all'oscurantismo di matrice medievale ed alla censura viene spontanea, in quanto questi spesso furono e sono tutt'ora diretta conseguenza dell'ignoranza.

Questo è un lavoro, insomma, che mi lascia davvero molto colpita e che denota grandi capacità da parte di un gruppo che tutti i doomster più sensibili dovrebbero [a mio modesto parere] conoscere. Vi conquisteranno col loro Smouldering Fire, con questo fuoco che continua ad ardere e che li ha portati ad essere, dopo venti anni, ancora qui a fare musica, con molta passione e molta dedizione.
Recensione a cura di Selenia Marinelli

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.