Arcadia (Demetrio Scopelliti, guitars)

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Gruppo:Arcadia

Inizierei con una personale presentazione del nuovo “Cold Cold Bodies”.
“ La stesura del disco ricordo che era già iniziata durante il tour americano del 2005.
Si tratta di un disco leggermente diverso da “Fracture Concrete”, un po’ piu’ diretto ma al tempo stesso delle volte caratterizzato da atmosfere un po’ piu’ cupe.”

Il nuovo disco è molto “bastardo” a livello di suono, sono un po’ lontani i tempi della perfezione, quasi sintetica, del vostro debutto. L’effetto “raw” è una scelta voluta e consapevole o un naturale sviluppo del vostro sound?
“ Ma sai...é molto strano…Convengo con te che il disco risulti molto “raw”.
E’ stata sia una scelta che un processo di metamorfosi spontanea e la cosa molto strana è che al tempo stesso come musicisti e strumentisti negli ultimi anni siamo cresciuti parecchio, cio’ si sente al primo ascolto quindi dovrebbe risultare molto meno “grezzo” il disco; definiamolo un “grezzo di classe”…ah ah ah.
Il disco è stato registrato nel nostro studio (STUDIO A) e interamente prodotto e mixato da me e dal batterista; col tempo siamo passati alla sostituzione delle batterie triggerate con batterie acustiche e a suoni di chitarra piu mediosi, piu’ rock. Il processo di registrazione è durato piu’ o meno 6 mesi circa, dal gennaio 2007 fino ad agosto.”

La copertina del disco è un’immagine molto forte, una bambina che impugna una pistola, e anche le tematiche del disco mi sembrano abbastanza crude. Effetti della rabbia urbana di Los Angeles (sovente decantata da gruppi quali Korn e Machine Head) o vera espressione dei vostri sentimenti?
“ Penso che si tratti piu’ di vera espressione dei nostri sentimenti. Penso che se fai il lavoro che facciamo noi in questo genere soprattutto e in un ottica piu’ generale comunque nel mondo del music business, questo ti porti generalmente a non fidarti piu’ di nessuno e ad avere una visone del mondo piu’ negativa che positiva.”

Il terzo disco in genere è il disco dei bilanci per una band. Qual è il vostro bilancio? Ne avete ancora di birra?
“ Siamo solo all’inizio, in pochi anni abbiamo:
- fatto uscire 3 dischi
- centinaia di concerti
- 3 tours AMERICANI. (Uno dei quali di supporto a: TRIVIUM, TESTAMENT, DEICIDE, OBITUARY, HENRY ROLLINS BAND, PRONG, DEICIDE…)
- 3 Tours Europei
- Firmato per 4 diversi managements.
Siamo in crescita continua e lo testimoniano la quantità di fans sul nostro sito e sul nostro myspace, i dischi e il merchandise venduto, le richieste di booking e tanto altro ancora….Ma noi puntiamo molto ma molto piu’ in alto di cosi.”

Sono molto curioso circa le vostre trasferte in America. Non conosco altre bands nostrane che hanno avuto questo coraggio. Come è andata? Cosa vi ha dato questa esperienza? Vorrei una bella panoramica, anche sugli aspetti più prosaici . Come vi mantenevate? Cosa facevate nel tempo libero? Groupies particolarmente maiale? (Questa è per il Graz!).
“ Siamo stati negli USA piu’ di 9 mesi in tour continui.
La prima volta è stato una sorta di festival itinerante, il famoso “Sun & Steel” in Florida con un sacco di grossi nomi della scena metal mondiale.
Questa frenetica attività live ci ha dato molto dal punto di vista dell’esperienza ed è stata una spinta in avanti a livello di professionalità, senza parlare dei grandi ottimi contatti raccolti…
Ci mantenevamo suonando come da 4 anni a questa parte, siamo tutti e 4 musicisti di professione, chiaro, non è semplice, tanti i sacrifici ma x ora va bene cosi…
Nel tempo libero andavamo in giro a feste oppure stavamo a casa a studiare, leggere, computer, donne… ahahaha
Grupies? Ebbè eravamo negli states man!!! Ahahahahaha”

Piccola provocazione. Siete partiti inseguendo il sogno americano e poi siete tornati in Italia, evidentemente non avete realizzato quel sogno. Una sconfitta?
“ Se reputi una sconfitta suonare con TESTAMENT, DEICIDE, OBITUARY, TRIVIUM; firmare per 2 managements, una booking agency e suonare al WHISKY A GO GO (3 volte) e al ROXY THEATRE (2 volte) tutto SOLD OUT + altre 37 date, allora lo è stato!!! (Ride)”

Il vostro debutto avvenne per la No Brain Records, un’etichetta all’epoca abbastanza valida. Poi da quel momento avete preferito la strada della autoproduzione o comunque della produzione di basso profilo. Una necessità o una libera scelta?
“ Synth usci’ per Nobrain records, è stato un bel periodo, lo ricordo con piacere, eravamo dei ragazzini.
L’etichetta allora ricordo che non fece un gran bel lavoro a livello promozionale su quel disco che invece tuttora riscuote un gran successo sui fans.. Poi l’etichetta fini’ “out of business”.
Nel 2004 cambiammo formazione. Con “FRACTURE CONCRETE” anche la band ripartì quasi da zero.
La cosa migliore allora era l’autoproduzione; inoltre avevamo quei brani pronti dal 2001; non volevamo aspettare ancora un anno prima di pubblicarli.
Detto questo Fracture ha venduto piu’ del suo predecessore “Synth” sebbene sia stato meno amato dalla critica.
Giorni nostri: Siamo entrati in contatto con la Valery rec. Grazie al nostro Management americano (RG PRODUCTIONS).
Il disco è uscito 2 mesi fa e per adesso siamo fuori in ITALIA su FRONTIERS, GERMANIA, SPAGNA; seguiranno Francia, UK, e USA tramite impulse music.”

Questa è la quarta volta che vi intervisto, e la terza che vi recensisco, ormai sono un membro della band a tutti gli effetti! :-) A parte gli scherzi, quanto è importante per voi il rapporto con gli addetti al settore? Date peso alle recensioni e alle critiche? Avete mai polemizzato con qualcuno che secondo voi ha trattato male in sede di intie/rece?
“ E’ molto importante….Personalmente a me piace molto per esempio rilasciare interviste o leggere le nostre recensioni.
Diamo peso alle recensioni quando vediamo che dall’altra parte abbiamo un serio professionista a farle. Tante volte alcune critiche sono state insegnamenti x il nostro songwriting, tante altre volte invece solo sproloqui.
Personalmente mi è capitato una volta sola di polemizzare con una giornalista viziata che mi ha insultato, ma è stato un caso isolato.
Con molti altri giornalisti invece abbiamo un ottimo rapporto.”

Se dovessi fare una previsione sulla direzione che intraprenderà il vostro sound dopo “Cold Cold Bodies”, direi che vi incamminerete verso il sentiero del postcore che tanto impazza nel catalogo della Victory Records, perdendo le vostre radici cibernetiche. Credi che ci abbia azzeccato?
“ Per adesso è troppo presto stabilire in che direzione andremo, certo è che non andiamo dietro alle mode.
Non lo abbiamo mai fatto, perché cominciare ora?
Abbiamo solo un paio di brani versione Demo, penso che andremo avanti nella nostra evoluzione tra tecnica, melodie vocali e tempi dispari… ahahahaha
Ma per ora solo: TOURS!!!!”

Come e dove promuoverete il disco? Tornerete in America?
“ Allora…. Siamo appena tornati da un tour Europeo di 60 date un mese fa.
A fine febbraio partiremo in tour di nuovo in Europa fino ad Agosto.
Suoneremo in Est Europa, Germania, Scandinavia, UK, Olanda, Belgio, Spagna, Italia; poi a settembre/ottobre 2008 dovrebbe toccare agli USA.”

Un giudizio sulla questione politica italiana e se questa influenza le vostre scelte di vita e/o musicali.
“ Per il lavoro che facciamo non ci influenza piu’ di tanto, ma ti posso dire che all’estero a causa di questi problemi siamo visti molto male, e questo è un peccato.”

Chiudete pure come volete!
“ Invitiamo tutti a passare a farci visita su:
www.myspace.com/arcadiabastardcore oppure:
www.arcadiacrew.com
E a comprare il disco in distribuzione Frontiers per l’italia!!
Grazie Gino, grazie Graz., Grazie EUTK, Grazie fans per il supporto!!!”


Intervista a cura di Luigi 'Gino' Schettino

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