Virgin Steele (David DeFeis)

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Dopo uno show indimenticabile in quel di Codevilla, il carismatico David Defeis si è fermato a far due chiacchiere con me.

David, perché un set acustico e non un classico set dei Virgin Steele?

Inizialmente dovevo venire solo io a fare una sorta di jam session con i Clairvoyants, oltre ovviamente alla signing session ed il meet and greet con i fan. Poi proposi a Fulvio Trinca di Flash (l’organizzatore della serata) di invitare anche Edward (Pursino) e fare quindi un set acustico. Questo set rende tutto più speciale ed è ovviamente molto meno impegnativo dal punto di vista dei costi ed è più semplice da organizzare. A noi non piace ripeterci, e riuscirete comunque a vederci al completo a luglio all’Evolution Fest.

A proposito dell’Evolution, assisterai al concerto di qualche band che li si esibirà?

A dire il vero non ho presente il bill della giornata? Chi è che c’è?

Sebastian Bach, i Behemoth, i Nevermore…

Ho visto suonare Sebastian Bach un paio di volte a New York. E’ un ottimo cantante! Non ho mai visto un concerto dei Nevermore e non mi dispiacerebbe. Il fatto è che non avrò molto tempo per gustarmi un concerto quel giorno, dato che oltre a suonare dovrò rilasciare interviste e fare altre cose, insomma quel giorno si lavorerà tanto!

Avete pubblicato undici full-length albums fino ad ora, ma mai un live ufficiale o un dvd. Vedremo uno, l’altro o entrambi in un prossimo futuro?

Well, il nostro ultimo disco “Visions Of Eden” è anche l’ultimo disco che faremo uscire sotto la Sanctuary. Il contratto con loro è scaduto. Attualmente sto portando a termine un contratto con un’altra casa discografica, e quest’ultima offre la possibilità di realizzare un dvd. Per quanto riguardo un live album, come hai giustamente detto non lo abbiamo ancora realizzato, e sarebbe anche ora che lo realizzassimo (ride). Io vorrei realizzare un dvd speciale, non il solito live che contiene filmati del gruppo che minchioneggia nel back stage. A casa ho materiale che risale ai primissimi tempi della band e ovviamente anche molto materiale attuale. Vorrei fare un dvd che racconti la storia dei Virgin Steele, che spieghi l’ideologia del gruppo ed i significati dei nostri testi. Ma per fare il tutto come voglio e avere un prodotto di qualità le tempistiche sono sei mesi, un anno al massimo.Oltre a lavorare a questo, sto già lavorando al prossimo studio album del gruppo.

Raccontaci qualcosa in merito a questo nuovo studio album?

Praticamente riprende il discorso che è stato iniziato con “Visions of Eden”. Ho scritto talmente tanti pezzi negli ultimi tre anni, ed il bello è che ne sto ancora scrivendo. Di conseguenza mi trovo ad avere tantissime canzoni già pronte, già completamente registrate oppure registrate a metà che ho solo l’imbarazzo della scelta. Non so dirti di preciso come sarà il nostro nuovo album data la vasta scelta di pezzi da cui attingere. So solo che una volta tornato a casa, mi butterò a capofitto nella registrazione.

Nel corso degli anni avete realizzato diversi album di rara bellezza, quali consideri essere “The Ultimate Virgin Steele Album”?

Come al solito è difficile dirlo. Tutti i dischi del gruppo sono come dei figli per me, e sono legato ad ognuno di loro per diversi motivi. Ogni album rispecchia un momento preciso nella storia dei Virgin Steele. Attualmente mi piace molto “Visions…” perché è il disco che rispecchia lo stato attuale della band. Mi è spesso stato chiesto quale fosse il disco ideale per introduure il gruppo ad un neofita. Dipende cosa cerchi. Se vuoi qualcosa di aggressivo ed arrabbiato ascoltati “Invictus”, se vuoi qualcosa di più spirituale e ragionato ascoltati “Visions…”. La scelta resta difficile.

A proposito di spiritualità, ogni album dei Virgin Steele ne è pervaso. Che sia la tragedia greca, un riferimento biblico, mitologia pagana, c’è sempre un elemento spirituale. Ti consideri una persona molto spirituale?

Decisamente si. Diciamo che insieme all’umanità, la spiritualità mi appassiona molto, l’elemento divino in particolare. Non dimentichiamoci dell’elemento animalesco, a volte credo che gli animali siano più divini degli esseri umani.

Non possiamo che essere d’accordo. Tutti questi riferimenti al mondo antico ed ai credi antichi sono meri riferimenti oppure dobbiamo considerarle delle metafore della vita odierna?

Sicuramente la seconda che hai detto. I testi che scrivo sono un palco su cui mi posso esprimere. Nonostante possano sembrare molto velati, molti dei testi parlano di mie esperienze personali. Possono anche essere interpretati in modi diversi, a volte quando vado a rileggermi un testo di un brano datato non sono sicuro se volevo dire una cosa o un’altra (ride).

La mia domanda finale: Se ti trovassi su di un’isola deserta e potessi avere tre album, quali sceglieresti?

Dovrei ritornare alle mie radici quindi: Queen II , Led Zeppelin I e “Electric Warrior”(T-Rex).

Grazie di tutto Dave, vuoi dire qualcosa a tutti i fan dei Virgin Steele?

Si, vi vorrei ringraziare di essere venuti stasera e di averci ascoltato, è stata una serata indimenticabile! Ricordatevi, i Virgin Steele non sono un lavoro, è uno stile di vita. Ringraziamo tutti i fan per aver creduto in noi, senza di voi non saremmo qui, grazie di tutto.

Si ringraziano: David Defeis, Edward Pursino, Fulvio Trinca, Alberto Verona, Thunder Road, Govind Khurana, Edel Italia, Valerio Caprioli, Flash Magazine e naturalmente EUTK.net

Intervista a cura di Nicolò Pizzigoni

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