Valentino Francavilla: quando i sogni di mezzanotte si realizzano!

Ciao Valentino, come stai? È passato un po’ di tempo dalla nostra ultima chiacchierata. Ricordo che era luglio 2019, splendeva il sole, faceva caldo e ci trovammo un sabato mattina al bar per bere un caffè e scambiare due parole in occasione della nostra recensione di "Heavy Chains", il tuo debutto. In quell’occasione, tra le altre cose, mi dicesti che stavi già ragionando sul tuo secondo disco e che speravi di farlo uscire nell’inverno / primavera 2020. Cosa è successo da allora?
Ciao Diego, sto molto bene, grazie! Ho un ricordo molto nitido di quella bellissima giornata di sole, avevo da poco pubblicato il mio primo album "Heavy Chains" e non mi sembrava neanche vero di fare un’intervista. Dopo l’uscita del disco ho impiegato tutte le mie forze per trasformare in qualcosa di realmente concreto la mia passione per la musica, che mi accompagnava da tutta la vita come un genitore fa con un figlio in un lavoro; non è stato subito semplice, soprattutto cercando di non perdere la mia identità artistica, ma per fortuna mi piacciono le sfide! Oltre a questo nel 2019 sono felicemente entrato nei White Skull, con i quali abbiamo pubblicato insieme nel 2022 un nuovo album, "Metal Never Rusts", e nel frattempo ho coltivato il lavoro di insegnante di chitarra e ho partecipato a vari festival Metal e non, in particolare europei. Come ultimo progetto, ma non certo in ordine di importanza, oltre al mio nuovo album "Midnight Dreams" ho preparato un video-corso di chitarra elettrica in cui ho cercato di mettere a disposizione di chi vorrà seguirlo tutto gli aspetti tecnici che hanno formato me come chitarrista professionista; questo corso sarà disponibile sul mio sito dai primi giorni di novembre. Per questo, ossia per poter seguire al meglio tutti questi impegni e progetti bellissimi, sono riuscito a pubblicare il mio secondo disco “solo” adesso.

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Ok, quindi ora sappiamo come mai abbiamo dovuto aspettare fino all’autunno 2023 per avere "Midnight Dreams". Cosa puoi e vuoi raccontarci di questa tua seconda prova? A noi è piaciuta moltissimo e lo abbiamo scritto a chiare lettere ma vorrei avere anche il tuo punto di vista, sapendo che non ti limiterai ai classici proclami standardizzati tipo “è il mio miglior album”.
Negli ultimi tre anni la mia vita è completamente cambiata: ho viaggiato, ho suonato, ho studiato, ho conosciuto persone nuove, ho ascoltato musica e generi musicali mai approfonditi prima e penso di aver accorpato tutte queste esperienze all’interno del disco; è sempre la mia cifra stilistica ma secondo me ha un sapore nuovo, più fresco, e penso anche più maturo a livello di esecuzione, produzione e songwriting.

Ti va di dirci cosa ha rappresentato per te l’essere entrato in pianta stabile negli White Skull? Immagino che il fare parte di una band storica, che da anni si muove nel mercato discografico e sui palchi sia italiani che esteri, possa aver influito su alcune tue prospettive, o comunque abbia contribuito al tuo processo di maturazione sia come uomo che come artista.
Con gli Skull facciamo belle esperienze, ho molto a cuore questa band per due motivi: il primo è l’amore con cui hanno portato avanti questo genere musicale per tutti questi anni in un paese sempre poco predisposto verso l’heavy metal come l’italia. Il secondo è legato ad un mio ricordo, ossia quando scoprii i “Teschi” all’età di 15 anni ascoltando "High Treason" (n.d.r. brano facente parte dell’album Public Glory, Secret Agony, pubblicato nel 2000): mi diede talmente tanta emozione che misi questa canzone direttamente tra le mie preferite, subito vicino a quelle di mostri sacri come Riot, Stormwitch, Mötley Crüe, Warlord, Europe, Iron Maiden e Helloween. Mi fa un certo effetto pensare che 10 anni dopo quel momento sono entrato a far parte del gruppo e questo lo rende ancor di più uno dei brani del mio cuore. Comunque certo ho fatto e sto facendo bellissime esperienze e sicuramente la vita un pochino è cambiata.
Ora ti faccio una domanda un po’ particolare ma credo interessante per tanti ragazzi che, come te, si impegnano allo spasimo per seguire e, magari, realizzare il loro sogno: tra White Skull, produzione solista e lezioni di chitarra, Valentino Francavilla riesce a vivere della sua passione, ossia di sola musica?
Vivo di sola musica da quasi 3 anni; se prendiamo in considerazione le lezioni, le registrazioni e i concerti all’estero sì, per fortuna riesco a mantenermi dignitosamente; se parlassimo solo delle poche esibizioni in Italia decisamente no, almeno per il momento.

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Proviamo a gettare uno sguardo al futuro: in che condizioni di salute credi che troveremo il rock e il metal tra 10 anni?
Penso che rimarrà sempre vivo nel tempo, magari ascoltato solo da una nicchia di persone, però sono convinto che il rock abbia veramente cambiato il mondo della musica e per certi aspetti ha apportato cambiamenti anche nella sfera sociale; e il metal, facendone parte, non credo proprio che finirà nel dimenticatoio. Io ascolto ancora Vivaldi e tanti altri artisti di musica classica che sono esistiti e hanno realizzato le loro opere 300 anni fa!
Prendo la stessa domanda ma la ribalto su di te: come e dove ti vedi da qui al 2033?
Più saggio di adesso, una migliore versione di me a livello umano; tutto il resto, positivo o negativo che sia, sarà una naturale conseguenza.
Un’ultima cosa: sei soddisfatto? Intendo: al di là della componente di autocritica che ognuno di noi ha (in misura diversa, naturalmente) e applica a sé stesso, e al di là del fatto che chi ha un minimo di ambizione cerca sempre di migliorarsi, tu sei contento di quello che sei riuscito a realizzare fino ad oggi con le tue forze?
Tantissimo Diego! Sono una persona molto autocritica che però nel tempo è riuscita ad accettare che nulla può essere sempre perfetto; soprattutto ho la consapevolezza di aver sempre inseguito il mio sogno in maniera coerente con quello che mi sentivo dentro.
Bene Valentino, direi che è tutto. È stato un vero piacere rivederti e spero che per la prossima occasione non debba passare tutto questo tempo! Ti lascio lo spazio per un saluto conclusivo ai lettori di Metal.it.
Hahaha no, speriamo di ritrovarci molto prima! Mando un saluto e un ringraziamento ad ogni singolo lettore e lo invito ad ascoltare il nuovo disco, in uscita il 17 di ottobre. Ringrazio di cuore te e tutto lo staff di Metal.it per l’attenzione e il supporto che mi avete sempre dedicato. Un abbraccio!

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Tutte le immagini presenti in questa intervista sono state fornite dallo stesso Valentino Francavilla per uso autorizzato e gratuito a scopo promozionale
Intervista a cura di diego

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