Thomas Lassar: “Da adesso in poi” chiamatelo rivelazione melodica del 2023 …

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Thomas Lassar è uno dei personaggi di maggior talento partoriti dalla prolifica Svezia, capace di aggiungere alla consueta competenza e professionalità dei rockers melodici scandinavi una maturità espressiva di livello superiore, che lo mette al riparo dalla più o meno evidente emulazione dei Sovrani del settore.
"From Now On", il suo primo albo da solista (pubblicato di recente per l’italiana Art Of Melody Music / Burning Minds Music Group), è infatti da inserire tra le “sorprese” musicali dell’anno, intriso di un sound “classico” negli intenti e tuttavia vario e soprattutto intenso e coinvolgente, dove i clichés del genere si ammantano di opportuna freschezza.
Invitarlo sulle nostre pagine per conoscerlo un po’ meglio è stato pertanto assolutamente doveroso …

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Ciao Thomas, grazie per la tua disponibilità e benvenuto su Metal.it. Prima di tutto, presentati ai nostri lettori, soprattutto a quelli che, "colpevolmente", non conoscono il tuo splendido passato con i Crystal Blue.
Ciao a tutti … non c’è molto da dire … sono un musicista di 52 anni che suona il pianoforte/tastiera da sempre. Sono stato il tastierista dei Crystal Blue dal 1989 al 2003 e abbiamo pubblicato tre album: “Out From The Blue At Last” nel 1993, “Caught In The Game” l’anno successivo e infine nel “Detour” del 2003. Ma ho lavorato anche in diverse altre costellazioni musicali nel corso degli anni. Il fattore comune a tutto il mio lavoro è l'amore per la musica.
Sempre a questo proposito, da vecchio fan dei Crystal Blue (in particolare del favoloso "Detour"), sono curioso di sapere cosa è andato “storto” con quella band ...
In realtà non è andato “storto” nulla. Se non ricordo male, semplicemente sentivamo di voler prendere strade diverse.

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Comunque sia, ora è giunto il momento della tua prima fatica ufficiale da solista e l'unica cosa che ho da dire è ... complimenti per "From Now On", a mio parere uno dei migliori album AOR del 2023 finora! Ti va di raccontarci come è nato e come si sono svolte le varie fasi di realizzazione del disco?
Grazie. Erano molti anni che pensavo di fare un album da solista, ma non avevo mai avuto il tempo di sedermi e scrivere. Ma quando la pandemia ha colpito il mondo e tutto è stato bloccato, ho trovato il tempo di scrivere di nuovo. Ho iniziato a registrare alcuni demo e poi ho scelto le canzoni che mi soddisfacevano di più e ho iniziato a registrare l'album nel mio studio insieme al mio amico, ed ex batterista dei Crystal Blue, Fredrik Akermo.
Considero il tuo approccio alla "materia melodica" davvero maturo e coinvolgente, in grado di attingere alla "storia" del genere con la giusta vitalità espressiva... quali sono le tue principali fonti di ispirazione musicale e perché le consideri tali?
Ho sempre amato le melodie forti e non importa di quale stile musicale si tratti. Fintantoché c'è una buona melodia nella canzone, mi piace. Da giovane ascoltavo molto i Toto e gli Europe, quindi credo che siano queste le mie principali fonti di ispirazione.
Quali canzoni dell'album pensi ti rappresentino meglio?
In realtà credo che mi rappresentino tutte. Alcune parlano del passato, altre del presente, ma tutte mi rappresentano allo stesso modo sia dal punto di vista melodico che da quello dei testi.

E visto che li hai citati, di cosa parlano i tuoi testi? E quanto pensi che siano importanti nell'economia generale di un disco di rock melodico?
La maggior parte dei miei testi parla di me, della mia vita e delle cose che ho vissuto. Credo che i testi siano una parte importante di ogni canzone, indipendentemente dal genere o dallo stile musicale.
Nell'album c'è anche Rob Marcello dei Defiants e dei Danger Danger come ospite speciale in tre brani ... come l'hai coinvolto?
Rob è un mio vecchio amico, quindi la decisione di chiedergli di partecipare ad alcune canzoni è stata facile.

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In passato hai partecipato al progetto Charming Grace e oggi pubblichi il tuo primo album da solista con Burning Minds Music Group dell'A&R Pierpaolo "Zorro" Monti e del label manager Stefano Gottardi... cosa ti ha convinto a collaborare con questo team di valorosi AORsters italiani?
Tutto molto semplice … quando sono stato contattato da “Zorro”, ho pensato che questa potesse essere un'ottima collaborazione, perché ho lavorato con lui in precedenza e so che è una persona seria in tutto ciò che fa.
Pensi che ti sarà possibile portare le canzoni di "From Now On" su un palco? Quali sono i possibili scenari da questo punto di vista?
In realtà, ho già portato sul palco le canzoni del disco in occasione del suo release party nella mia città natale, Örebro, in Svezia. Ed è stato uno spasso! Quello che succederà in futuro non è ancora chiaro, ma ci proveremo senz’altro.

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La Svezia e il Nord Europa in generale sono diventati una sorta di Eldorado del rock melodico (e non solo) ... perché credi che ci siano così tanti gruppi validi nelle "terre del nord"?
Penso che sia la cultura qui in Svezia, e nel Nord Europa in generale, a renderlo possibile. Tutti i bambini hanno l'opportunità di iniziare a suonare uno strumento fin da piccoli nelle nostre scuole di musica. Poi c'è il fatto che le grandi band degli anni '70 e '80, come gli ABBA, i Roxette e gli Europe, hanno garantito alla Svezia un posto di rilevo sulla mappa musicale internazionale.
Siamo alla fine... grazie ancora per il tuo tempo e ancora complimenti per il tuo lavoro ... lascio a te le ultime parole di questa "chiacchierata"...
Grazie mille a te e ai vostri lettori. Sono felice che l'album vi piaccia. Spero di vedere tutti i fan dell'album in tour un giorno!

Tutte le foto sono state fornite per scopi promozionali e autorizzate dai proprietari.
Intervista a cura di Marco Aimasso

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