Xenos, la nuova alba del Thrash Metal

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Gruppo:Xenos
Eccomi qui a fare due chiacchiere con Ignazio Nicastro, bassista e voce dei thrasher Xenos, tornati alla ribalta col nuovo album "The Dawn Of Ares".
Ciao Ragazzi, prima di tutto complimenti per il nuovo album, ci potreste raccontare com’è nato?
Grazie mille per i complimenti.
The Dawn of Ares” ha avuto una gestazione abbastanza tranquilla dato che a causa di questa merdosissima pandemia siamo stati costretti a casa per mesi.
Abbiamo iniziato la composizione subito dopo la pubblicazione di “Filthgrinder” e man mano che i brani prendevano forma attraverso lo scambio di idee via email, abbiamo iniziato ad intravedere forma e direzione che avrebbero caratterizzato il disco.
Ho notato un amore sconfinato per un certo modo di intendere il thrash metal, ovvero il thrash tecnico che negli eighties aveva un bel seguito, quali sono i vostri idoli?
Hai fatto centro, amico mio.
Il nuovo disco è un concentrato di thrash veloce, incazzato e violento ma pregno di tecnica e sofisticatezza.
Non abbiamo mai nascosto il nostro sconfinato amore per Megadeth, Xentrix, Annihilator, Toxic e Coroner e posso dire con orgoglio che l’influenza di questi mostri sacri è presente e si sente.
Devo però sottolineare che, a differenza di “Filthgrinder”, “…Ares”, presenta molte soluzioni proprie dell’ heavy classico come ad esempio i fraseggi che abbiamo inserito in “Circle Of Lies” e “The Prophet” e che richiamano i Maiden più ispirati.
Mi hanno colpito diversi brani come la titletrack, “I Am The Machine” e “The Prophet”, perché abbinate rasoiate ad un certo gusto personale per la melodia, come riuscite a bilanciare il tutto?
Il thrash metal è un genere assolutamente completo dato che incorpora in sé praticamente tutti gli elementi che caratterizzano il metal in generale.
Velocità, tecnica, melodia, groove, coesistono naturalmente nel thrash.
Abbiamo voluto che il nuovo disco suonasse in moto eterogeneo, non ci siamo posti limitazioni di sorta e siamo riusciti a far convivere violenza grezza con sprazzi di melodia.
Molto del merito di questo va a Giuseppe, un vero maestro.
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Come nascono gli Xenos?
Nascono dalla mia voglia di tornare alle origini musicali che mi hanno spinto ad imbracciare il basso.
Sono un iperattivo, compongo e registro musica continuamente.
Quindi ho deciso di sviluppare più approfonditamente certe idee, certi riff, certe linee vocali e, con l’aiuto di Giuseppe e Danilo, ho registrato dei demo.
Ci siamo accorti che i brani funzionavano alla grande e quindi abbiamo deciso di comune accordo che sarebbe stato il caso di portare avanti un discorso musicale più concreto. Inoltre, e lo dico in tutta onestà, l’esser tornato a comporre e suonare in un modo più “old school” mi fa stare dannatamente bene.
Chi ha realizzato la copertina del nuovo album?
E’ opera di un artista polacco, Marius Siergiejew un vero seguace del grande Giger.
Penso che chiederemo a lui di realizzare le future copertine degli Xenos.
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Come vi trovate con la nuova label, la Iron Shield Records?
Molto bene.
Thomas Dargel è una grande persona che crede molto nelle sue band.
Spero che da questa collaborazione possano arrivare grandi risultati per entrambi le parti.
Secondo voi, c’è ancora fame di thrash metal?
Sempre e sempre ci sarà.
Il thrash metal è una forma d’arte praticamente perfetta.
Come state vivendo questa pandemia in corso?
Eh, male, malissimo.
Il non poter salire su un palco per un musicista è qualcosa di lacerante.
Spero di cuore che con i vaccini la situazione migliori e che la gente capisca che la vaccinazione è l’unica arma che abbiamo contro questa merda di virus.
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Intervista a cura di Matteo Mapelli

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