(16 dicembre 2006) Forgotten Tomb + Hiems + Malfeitor + Vidharr - Teatro Dell' Applauso (RM), 16 Dicembre 2006

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Ultimamente nei pressi di Roma, più precisamente a Guidonia, si sono svolte due serate in compagnia di bands alquanto onorevoli nella scena estrema Europea, prima Nargaroth e adesso Forgotten Tomb, un'occasione da non perdere per qualsiasi amante del vero Black Metal, tutto.
E' quindi con queste premesse che mi sono recato all'appuntamento di Sabato sera 16 Dicembre al Teatro Dell'Applauso, un concerto che ha visto protagonisti fra gli altri i giovani ed agguerriti Vidharr, gli esordienti sulle assi di un palco Malfeitor, i veterani ma anche essi esordienti dal vivo Heims e come headliner gli affermati depressive black metallers Forgotten Tomb.
Un quartetto che rappresenta degnamente la scena estrema nostrana, a testimonianza che non bisogna andare poi tanto lontano per apprezzare qualcosa di buono.

Ma ora veniamo dritti al sodo, il concerto.
Al mio arrivo il locale non si presenta poi così pieno, ma è solo una mia impressione fortunatamente smentita di li a poco, sono all'incirca le 22.15 quando fanno il loro ingresso sul palcoscenico i capitolini Vidharr, forti di una line-up in parte rinnovata si presentano al pubblico con un tiratissimo Black Metal, non originale ed innovativo, ma questo non è di certo un male vista la scarica di adrenalina che viene riversata sugli ignari ascoltatori.
Personalmente è la seconda volta che assisto ad un loro live set, e ad onor del vero malgrado il marcato cambio di formazione siamo ancora dinanzi una band con le idee chiare e nitide in fatto di presenza scenica e coinvolgimento.
Tutti i brani scorrono via fluidi e compatti, canzoni tratte ovviamente dal demo-cd di debutto e anche dallo split di prossima pubblicazione insieme agli Sturmkaiser. Il loro Black Metal si sta sempre più definendo verso una matrice stilistica solida ed estrema, ma mai confusionaria e caotica, soprattutto grazie a degli interventi strumentali che smussano gli angoli più violenti della loro proposta musicale. Ottima prestazione generalmente sotto tutti i punti di vista quindi, peccato per i suoni che spesso durante gran parte della serata sono risultati impastati e poco nitidi, un neo in confronto alle buone prestazioni di tutte le bands coinvolte.

Giusto il tempo di riposare per un momento l'apparato auricolare ed ecco che vengono posizionate sul palco due grandi croci capovolte di legno, totalmente colorate di nero. La minaccia è chiara e diretta, i Malfeitor, la nuova band di M.Fabban già leader degli Aborym fanno il loro ingresso sullo stage, e lo fanno con molta convinzione pur trattandosi della prima apparizione ufficiale in pubblico.
Poco male in ogni caso, il loro Black Metal marcio e groovy colpisce direttamente il bersaglio, grazie soprattutto ad un Fabban tremendamente a suo agio dietro il microfono, uno screaming selvaggio e bene impostato, la colonna sonora dell'apocalisse che si esprime con brani inediti e di prossima pubblicazione. A dire il vero la bontà del materiale in questione è stata appena percettibile causa un settaggio dei suoni non ottimale che ha reso spesso l'esibizione una cacofonia senza alternativa, non una colpa dei Malfeitor indubbiamente, ma di una sala concerti che proprio non ne vuole sapere in fatto di acustica.
Ma non è un problema poi così evidente per i Malfeitor che hanno saputo far valere le loro idee anche in condizioni difficili, sarà più facile analizzare la loro proposta in sede di recensione questo mi sembra ovvio, ma nulla impediva a chi sa ascoltare… la qualità del materiale proposto. Da segnalare inoltre le due ottime cover dei Mayhem e dei Mysticum, magistralmente abortite sul pubblico.

Mi scuserete se non potrò dare un'analisi completa ed oggettiva sull'esibizione degli Hiems, ma causa un tremendo mal di testa (provateci voi a stare 60 minuti appiccicati agli amplificatori) mi sono visto costretto ad una pausa forzata. Niente paura in ogni modo, ho avuto modo di constatare la consistenza degli esordienti Hiems, almeno per quanto riguarda la prima apparizione live, e devo dire che l'esperienza paga sempre. Nella line-up figurano Argento (Spite Extreme Wing) e Algol (Forgotten Tomb), due musicisti indubbiamente preparati e in grado di offrire uno show compatto ed esplosivo, e a vedere il pubblico molto reattivo e coinvolto non posso che constatare l'ottima forma del gruppo non solo in studio, ma anche sul palco. Fautori di un Black Metal groovy e trascinante i nostri si sono resi protagonisti di una prestazione convincente (almeno per gli ultimi brani a cui sono stato testimone) e "fortunata", visto che per quando mi riguarda ho avuto la lieve sensazione che abbiano beneficiato di una maggiore cura in sede di suoni dal mixer. Poco altro da aggiungere, buona prova, decisa e diretta.

Una bella birra fredda e si riparte verso l'inferno, ma stavolta i protagonisti sono gli headliner della serata, ossia Forgotten Tomb, che forti di una line-up ormai consolidata da tempo gettano sul pubblico presente (e finalmente tutto all'interno della sala) una massiccia dose di malinconia e disperazione, un crescendo continuo di sensazioni forti e grigie che prendono vita da tutta la discografia della band nostrana.
Sempre per rimanere in tema mi preme citare anche l'esecuzione di un nuovo brano tratto dal prossimo disco intitolato Negative Megalomania in uscita per Gennaio 2007, e da quello che ci è stato dato sentire qualcosa cambierà, le strutture musicali si sono fatte più Rock oriented dando maggiore importanza alla melodia del riffs e al refrain centrale, con il risultato di apparire più "armoniosi" (parola da prendere sempre con le pinze nei loro confronti) e sperimentali.
Poco male, per quanto mi riguarda l'ho trovato un brano estremamente personale e fresco, un po’ meno a sentire i presenti, diciamo solo che i commenti poco eleganti non sono mancati. Il concerto è continuato comunque sia in maniera tranquilla, alternando canzoni tratte da tutti gli albums, fra cui è emersa una bellissima versione di Alone, forse la traccia migliore della loro carriera, la summa perfetta del Forgotten Tomb pensiero; malinconia, solitudine, depressione e perdita di coscienza, la nemesi della ragione, questo è quello che comunicano, e questo è quello che si respirava sabato sera. Per certi versi un concerto psichedelico, ma altrettanto crudo e concreto. Niente altro da aggiungere.

Una serata piacevole tutto sommato, si poteva fare qualcosa in più forse per quanto riguarda i suoni, anzi, sicuramente si poteva fare di più, ma alla fine poco importa, chi voleva il massacro, lo ha avuto. E di massacro se ne può parlare anche in merito ai portafogli, visto lo stand della The Oath Records, molto nutrito e succulento per quanto riguarda tutto il panorama Black Metal attuale. Ma ora vi lascio direttamente alle parole dei Vidharr e dei Malfeitor, da me intervistati a fine concerto!

Intervista ai VIDHARR

Anche stavolta sulle assi del Teatro dell'Applauso, come è andata questa volta?

Reim: Devo dire che, risalire su quel palco,dopo l’esibizione del 16 settembre,serata in cui suonammo da spalla a Kanwulf (Nargaroth), mi ha fatto un effetto molto strano. Nonostante ciò devo dire comunque,che l’esibizione non è poi andata cosi male, malgrado suoni abbastanza impastati e qualche incomprensione.

Ormai i Vidharr iniziano ad avere una certa esperienza dal vivo, a quando invece il debutto ufficiale?

Reim: Guarda, in questo periodo stiamo lavorando molto al materiale per il full lenght in prossima uscita (anno nuovo), prima di tutto però come ben sai, verso Gennaio ci sarà lo split con gli Sturmkaiser,”The Army Of Chaos”, sotto War Arts Productions , label Portoghese.

Cosa mi dici del nuovo brano che avete proposto stasera?

Reim: Si, il brano si intitola Demonstrate Warfare. E’ stato creato grazie a del materiale che avevamo gia da tempo, riarrangiato da me e Morke, e in seguito provato in sala. Il testo inoltre è stato scritto dal nuovo bassista entrato da poco nel gruppo, Andras. Naturalmente sarà una delle canzoni del prossimo full lenght in uscita nel 2007.

Delle esibizioni dopo la vostra che impressione ne hai ricavato?

Reim: Sicuramente la serata era ricca di band validissime, cominciando appunto da Malfeitor, i quali si sono rivelati un’ottima band, ottima prestazione, molto convincente e buona anche la loro presenza scenica! Grande debutto anche per Hiems, formazione doc in cui comparivano anche Argento e Azoth degli Spite Extreme Wing, prestazione pazza e convincente, con qualche sfuriata anche data dalla presenza del Colonnello (The Tombers). Riguardo agli headliners, nulla da dire, ottimo live, indubbiamente. I pezzi sono trascorsi uno dopo l’altro con una carica emotiva di malinconia e disperazione incredibile, la sala era completamente avvolta,da questo gas grigio e cupo, che riusciva perfettamente ad avvolgere ogni singolo spettatore.

Beh siamo alla fine, chiudi come vuoi questa piccola intervista e grazie per la disponibilità!

Reim: Ti ringrazio per lo spazio e la disponibilità, a presto!

Intervista ai MALFEITOR

Allora che ne pensi di questo debutto dei Malfeitor dal vivo?

Atum: Personalmente sono soddisfatto, considerando che questa era la prima uscita live. La tensione era tanta, sia perchè non suonavo live da circa un anno sia perchè si era creata una grossa aspettativa per questa prima data. Comunque alla fine è andato tutto bene e non vedo l’ora di tornare on stage.

M.Fabban: Abbiamo dimostrato superiorità e potenza. Abbiamo sprigionato le prime larve. Abbiamo aperto i cancelli.

Personalmente ho patito un pò la confusione del sound, dal palco che sensazioni si ricavavano?

Atum: Si anche noi abbiamo avuto qualche problema con i suoni, come sempre del resto, sapevamo che avremmo trovato condizioni avverse sul palco, in questo ci ha aiutato l’aver provato molto in sala prove (con condizioni simili), alla fine ci si abitua a suonare anche con riferimenti sonori minimi.

M.Fabban: Dal vivo è facile trovarsi a suonare in condizioni pessime. Io, a dire il vero, avevo un buon ritorno sul palco e l’acustica non mi è sembrata affatto male. L’importante comunque è distruggere a livello sonoro, puntare sull’impatto e la padronanza on stage… Posso suonare anche al buio. I pezzi di Malfeitor sono in me, io sono in loro, noi siamo dentro di loro, e LUI è intorno a loro.

In ogni modo complimenti per l'attacco frontale che avete scatenato, mi chiedo quanto bisognerà aspettare per assaggiare questi brani su disco, state preparando qualcosa?

Atum: Entreremo in studio a febbraio 2007 per registrare il debut album. Stiamo valutando le prime offerte da parte di alcune etichette discografiche. Nel frattempo continuiamo a scrivere nuovi pezzi e ad arrangiare i “vecchi”.

A livello tematico quelle due croci giganti capovolte sono un chiaro indizio di qualcosa oppure una mera proposta estetica?

M.Fabban: I Malfeitor suonano antichristian/occult black metal e non c’è niente di più perfetto che due croci rovesciate nere in legno alte due metri per far capire alla merda che viene ai nostri live e alle merde che ci verranno a vedere cosa siamo, cosa vogliamo e dove vogliamo arrivare.

Atum: L’estetica c’entra ben poco. Quelle croci rappresentano la nostra unione, il nostro impegno a fare sul serio, visto e considerato che ormai i live qui sono una sorta di salotto dove ci si incontra per chiaccherare e alcolizzarsi, per poi passare la serata buttati sul cofano di qualche Macchina (citazione più che doverosa che farà fischiare le orecchie a qualcuno…). Il 90% della gente che vedi ai concerti non ha la minima idea di cosa voglia dire organizzare un concerto black metal, ormai anche questa “frangia” è stata inglobata nel trend generale del metal… Comunque, tornando alla tua domanda, volevamo qualcosa che caratterizzasse il nostro set e che desse un grosso impatto a livello scenico, e ciò che hai visto era il modo perfetto per esternare le nostre idee ed intenzioni in maniera semplice e diretta.

Come credi che abbia reagito il pubblico? Te lo chiedo a discapito di qualche insulto volato sulla cover dei Mayhem, Freezing Moon, la scena Italiana ha veramente bisogno di questi personaggi? Come reagite a tutto ciò?

Atum: L’episodio durante Freezing Moon è stato semplicemente patetico. La “scena” ha bisogno di questi personaggi… come faremmo a farci 2 risate nel backstage altrimenti? Evidentemente questi personaggi dimenticano la cosa più importante: NOI siamo SOPRA al palco e siamo quelli per cui LORO hanno pagato. Credo sia superfluo aggiungere altro.

M.Fabban: Personalmente non mi sono accorto di niente, ma la cosa più importante è che comunque, dopo il live, ho bevuto diverse birre in giro per il locale e anche fuori. Insomma, ero a portata di mano, e l’invertebrato che insultava non si è fatto vedere. Cagasotto merdoso rotto in culo. Se sapessi chi è la sua donna me la scoperei davanti a lui! Pare che questa merdina ci abbia dato dei “comunisti” per il semplice fatto di aver coverizzato un pezzo di Euronymous. Più che riderci sopra c’è poco altro da fare e da dire se non che i Malfeitor fanno parte del circuito Planet Satan Revolution, un movimento gestito da gente della vecchia guardia di Mysticum e altre bands, devote al vecchio spirito del black metal, quello che ormai si è fottuto da anni, quello che Euronymous ai tempi fece splendere come la più accecante delle luci. Come vedi abbiamo suonato a Roma.. e i pagliacci non potevano proprio mancare.. ma l’importante è che ci hanno donato i loro soldi avendo pagato l’entrata.

Tornando a parlare dei Malfeitor in senso stretto come si è formato questo terzetto?

Atum: Il gruppo è nato a seguito dell’incontro tra me e Fabban, più o meno un anno fa. Lui cercava un batterista, io un gruppo serio in cui suonare. Il resto è storia recente: mesi e mesi passati a cercare gente competente, cosa che sembra incredibile visto che siamo a Roma eppure è così, la scrittura dei brani, le ore spese in sala prove, l’incontro con Munholy, il concerto.

Cosa dobbiamo aspettarci dai Malfeitor per quanto riguarda nell'immediato futuro?

Atum: Per il futuro prossimo l’uscita del full. Più in avanti si potrà pensare seriamente a spaccare tutto in giro per l’Europa.

Passiamo ora agli AboryM per tirare le somme dall'ultimo Generator, come è stato accolto? Dal pubblico soprattutto.

M.Fabban: Generator continua a vendere e continua a diffondere in giro per il mondo le sue vibrazioni negative. Il nostro pubblico sembra adorare questo disco.

I nuovi pezzi si prestano molto per essere suonati dal vivo, sarebbe bello vedervi di spalla ai Mayhem, visto anche che l'etichetta è la stessa, credi sia possibile?

M.Fabban: In futuro, forse. Aborym restano una band da studio. I live mi interessano poco ora come ora.

Per tua stessa ammissione non bisognerà aspettare 3 anni per dare un seguito a Generator, è già pronto qualcosa quindi?

M.Fabban: Stiamo per iniziare le lavorazioni del nuovo disco, il dopo Generator. Spero saremo in grado di registrarlo entro il 2007 per poi pubblicarlo nel 2008, agli inizi del 2008.

Ok ragazzi, grazie per la disponibilità, chiudete come volete!

Satan & Freedom.

Report a cura di Andrea 'BurdeN' Benedetti

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