(09 febbraio 2008) Gotthard - 9 Febbraio 2008 (Music Drome, Milano)

Info

Provincia:MI
Costo:20 euro
I problemi alla voce sofferti a dicembre da Steve Lee hanno costretto i Gotthard a posticipare di un paio di mesi le date che avrebbero dovuto tenere nel nostro paese. Così, dopo esserci armati di tanta sana pazienza, eccoci pronti a seguire la band nel recupero del concerto milanese. Cominciamo con una constatazione: il Music Drome (che altro non è che il nuovo nome del Transylvania Live) non è affatto un locale degno di ospitare un act di questa caratura. D’accordo che fino a qualche anno fa era pressoché impossibile vedere i Gotthard dalle nostre parti, però credo ci sia un limite a tutto. Considerato l’alto numero di biglietti venduti, non era forse il caso di spostare il tutto in una struttura più capiente? Lo dico perché farsi due ore in ultima fila, stipati all’inverosimile, vedendo poco o nulla di quanto accadeva sul piccolissimo stage, non è stato proprio un modo degno di godersi un concerto di questo livello.

Al di là di questo, c’è davvero poco da dire su questa serata: la band ticinese ha ancora una volta tenuto fede alle proprie potenzialità, e ha sfoderato una prestazione da dieci e lode, dimostrando una volta di più, se proprio ce ne fosse bisogno, di essere in tutto e per tutto superiore alla media.

Il nuovo “Domino Effect” si è ormai confermato come un successo artistico e commerciale su tutta la linea, e quella di stasera ha davvero l’aria di una celebrazione. “Master of illusion”, “Gone too far”, “Top of the world” è il trittico che ha dato il via alle danze, in un clima di tripudio totale, con la band visibilmente soddisfatta dall’accoglienza ricevuta (e dire che loro sono abituati a ben altri contesti!) e decisamente intenzionata a dare il meglio.

Si prosegue con il singolo “The call”, uno dei pezzi migliori del nuovo album, qui proposta in una versione leggermente diversa, con una lunga intro strumentale che ha lasciato via libera all’estro di Leo Leoni. Per il resto, è un susseguirsi di brani vecchi e nuovi, con una setlist che ricalca in parte quella della prima parte del tour, pur con qualche piccola differenza. Fa piacere, da questo punto di vista, il recupero di due perle come “Let it be” e “Mountain mama”, mentre le varie “Hush”, “Sister moon”, “I wonder”, “One life, one soul” (con il consueto coro del pubblico) dimostrano di funzionare alla grande come sempre.

Steve Lee è ancora una volta mostruoso: la sua prestazione è maiuscola, da pelle d’oca su tutti i brani (fatta eccezione per un piccolo calo nel finale, ma considerato che è appena uscito dalla convalescenza è più che comprensibile) e davvero viene da chiedersi come diavolo faccia, e soprattutto se sarà in grado di continuare ancora vent’anni su questi incredibili livelli…

Nel finale, Domino effect” fa saltare e battere le mani all’impazzata, e poi gli immancabili bis: si tira il fiato con “Falling” (nell’arrangiamento per piano e voce già sentito in Svizzera) e “Heaven”, poi via alla festa rock di “Lift U up”. Quando tutto sembra finito, ecco la band fare nuovamente il proprio ingresso on stage per una superba versione di “Mighty Quinn”.
Personalmente non ho nient’altro da aggiungere: oggi come oggi, i Gotthard sono una delle più grandi live band del pianeta. Rimane solo il rammarico per un’eccessiva immobilità della setlist e per il fatto che vederli in tale contesto non può che essere una penalizzazione. Per il resto, tutto come al solito: chi non c’era non sa cosa si è perso…

Setlist:

Master of illusion
Gone too far
Top of the world
The call
Hush
I wonder
Sister Moon
Anytime, anywhere
Tomorrow’s just begun
One life, one soul
Let it be
The Oscar goes to…
Mountain mama
Domino effect
Falling
Heaven
Lift U up
Mighty Quinn
Report a cura di Luca Franceschini

Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 26 feb 2008 alle 17:29

Peccato non esser potuto andare...