Copertina SV

Info

Anno di uscita:2008
Durata:47 min.

Tracklist

  1. SACRIFICATOR: THRASH TILL DEATH
  2. SACRIFICATOR: INTO THE MOSH
  3. SACRIFICATOR: SACRIFICATOR
  4. DATELESS: INSANE VIRUS
  5. DATELESS: DARK SIDE
  6. DATELESS: COLUMBUS
  7. EXILIUM: EVIL ACT
  8. EXILIUM: GLORIFY
  9. EXILIUM: RETURN TO LIFE
  10. HOUSEMASTER: IN TIMES OF WAR
  11. HOUSEMASTER: J.B.
  12. HOUSEMASTER: THE HELL SWALLOW YOU!

Line up

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"Headbangers' Island" è uno split album che ci offre uno spaccato della scena Thrash veneziana, con quattro formazioni, che condividono diversi musicisti, e che si muovono su sentieri musicale diversi, anche per i risultati raggiunti.
E' il Thrash primordiale dei Sacrificator a darci il benvenuto, non per niente con un brano intitolato "Thrash Till Death" (gli altri due sono rispettivamente "Into the Mosh" e "Sacrificator"), tuttavia si tratta di un quartetto che deve ancora migliorare, dato che si rivelano troppe imprecisazioni sopratutto sul piano vocale. Seguono le tre canzoni dei DateLess, che pagano una resa sonora deficitaria, ma mettono in mostra qualche idea e spunto in più, comunque ispirati dai primissimi Kreator, influenza principale dei pezzi ("Insane Virus", "Dark Side" e "Columbus") presentati. Purtroppo, a causa dei troppi impegni musicale presi dai componenti del gruppo, i DateLess si sono recentemente sciolti.
Registrazione approssimativa anche per gli Exilium, che con "Evil Act", "Glorify" e "Return to Life" (qui è da rivedere l'approccio vocale), lasciano intravedere qualche influenza Death, anche se non manca qualche spunto melodico nel guitarwork. Ad ogni modo sembrano in grado di erigere un robusto muro sonoro e di arrivare a risultati maggiori.
Tocca infine agli Housemaster, l'unica formazione ad essere già passata dalle parti di Eutk, che si avvalgono di una registrazione migliore e mostrano una tecnica e versatilità maggiore, ed in grado di scuotere uno spettro musicale ampio anche se sempre legato al Thrash ed affini. Anche per loro tre canzoni, "In Times of War", "J.B." (dove affiorano prepotentemente i Megadeth) e "The Hell Swallow You!" (partenza melodica e poi un assalto sonoro in piena regola), che faranno parte del loro prossimo demo e che lasciano intravedere passi avanti rispetto al precedente "Il Giudice".
Se operazioni come questa sono sempre da elogiare e promuovere dato che danno spazio a gruppi relegati nell'underground, è altresì importante proporre brani competitivi, un aspetto che in questa occasione non è stata completamente centrato.
Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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