As Eden Burns - The great celestial delusion

Copertina 7

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2008
Durata:43 min.
Etichetta:Candlelight
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. THE GREAT CELESTIAL DELUSION
  2. ENDLESS REBIRTH
  3. ENEMY
  4. EVER AGAIN
  5. CONCEPTUAL DECAY
  6. GUILDS
  7. THE GOLDEN AGE
  8. LOST COUNSEL AND UNTIMLELY DOOM

Line up

  • Harrison Jacob: guitar
  • Chris Borsheim: guitar
  • Ryan Pennington: bass
  • Lee Eubanks: drums

Voto medio utenti

Gli Stati Uniti non sono solo sinonimo (per fortuna) di new metal o metalcore, e di tanto in tanto il paese dello Zio Sam sforna giovani band con un’anima più violenta e legata alla frangia più estrema del metal. È il caso, ad esempio, degli As Eden Burns, giovane gruppo che dopo la pubblicazione di un solo EP arriva al contratto addirittura con la Willowtip/Candlelight, ultimamente sempre più attenta alle nuove leve del death metal. Fortuna o meriti? Direi più i secondi, visto che il cd in questione convince decisamente. Ad un primo ascolto ero rimasto un po’ dubbioso sul reale valore di questa band, visto che mi sembra inutile sottolineare quanto siano in ogni caso marcate le influenze di altri gruppi del passato, At The Gates su tutti. O, se siete più giovani e non seguite con attenzione la scena che ha posto le basi per quello che ascoltate oggi, potrei nominarvi i The Black Dahlia Murder, il risultato non cambierebbe. D’altra parte stiamo pur sempre parlando di un debut album, quindi la cosa mi sembra inevitabile. Dopo aver riascoltato con attenzione gli otto brani presenti, però, sono iniziate a saltar fuori soluzioni davvero degne di nota. E se è vero che la voce alla lunga potrebbe apparire troppo monocorde, di certo non si può dire altrettanto delle trame chitarristiche di Harrison e Chris, vero punto di forza degli As Eden Burns, anche se la sezione ritmica svolge altrettanto bene il proprio compito, in particolare Ryan, che svisa molto con il suo basso. Per capire meglio quale sia la proposta dei nostri texani prendete la furia cieca del death metal americano, mischiatela alla velocità di quello europeo, in particolare la scuola svedese di seconda generazione, aggiungeteci melodie e intrecci chitarristici alla Iron Maiden, ma rivisitati in maniera estrema, ed avrete un’idea di ciò che potrete ascoltare in questo “The great celestial delusion”. In ogni caso, al di là di tutto, mettete in conto che, nonostante le abbondanti melodie presenti, il cd è un vero calcio dove non batte il sole, visto che le ritmiche sono sempre veloci e serratissime, con Lee che alterna senza problemi tupa-tupa e blast beat violentissimi. Il fatto poi che non si arrivi ai tre quarti d’ora agevola, e di molto, l’ascolto. La formula “tutto e subito” funziona sempre, ed evita che il tutto assuma problematici aspetti pesanti da digerire, donando al cd un’immediatezza e una freschezza davvero vincenti. Non mi resta molto altro da aggiungere. Gli As Eden Burns sono stati davvero una piacevole sorpresa, quindi se siete amanti del metal più estremo non esitate a comprare l’album.
Recensione a cura di Roberto Alfieri

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