Copertina 6,5

Info

Genere:Power Metal
Anno di uscita:2008
Durata:53 min.
Etichetta:Limb Music
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. LA MORALE DELL'IMMORALE
  2. GIVE ME YOUR HELPING HAND
  3. GATES OF FANTASY
  4. BRING US THE LIGHT
  5. SALVATION DANCE
  6. THE SILENCE - MEMORIES (PART I.)
  7. THE SILENCE - IN SILENCE FORSAKEN (PART II.)
  8. THE SILENCE - RELIEF REVERIE (PART III.)
  9. SEARCHING YOU
  10. EVENING STAR
  11. AFTERLIFE

Line up

  • Olaf Hayer: vocals
  • Libor Krivak: guitars
  • Ivo Hofmann: keyboards
  • Tomas Celechovsky: bass

Voto medio utenti

Ed ecco a voi i Symphonity, già Nemesis, band ceca (di Brno, per l'esattezza) qui alla seconda prova in studio, dopo il bel 'Goddess of Revenge', pubblicato col vecchio monicker. Il nucleo fondatore della band è sempre lo stesso, con in testa il chitarrista/mastermind Libor, mentre la novità più eclatante è rappresentata dalla presenza di Olaf Hayer (Luca Turilli, Dyonisus, Magic Kingdom) dietro il microfono, e dalla produzione targata Paeth/Rodenberg, mica pizza e fichi. Insomma, le premesse per tirare fuori il discone power dell'anno ci sarebbero tutte... qual è il risultato finale, invece?
Beh, cari amici, il risultato finale è, a nostro giudizio, un platter godibilissimo, potente, orecchiabile e non scevro di tentazioni poppeggianti, ma che è la fotocopia spudorata di un miliardo di altri dischi a vostra scelta: qui capisaldi come gli Stratovarius di "Visions" o gli Helloween di "Better than Raw" sono saccheggiati a piene mani: ascoltare per credere "Give me your helping hand", gran bel pezzo, per carità, ma chi non ci sente più di un accenno a "Forever Free" è rimandato a settembre!
E così, tra un ascolto e l'altro, le canzoni cominciano lentamente a mescolarsi, a confondersi l'una nell'altra, senza riuscire a lasciare nella memoria a breve termine grande traccia di sè. Eppure, porca miseria, sono tutte canzoni più che belle; "Bring us the Light" è un anthem gustoso e potente, sembra uscito dalla penna di Kai Hansen, "Salvation Dance" si fa aggressiva nel riffing iniziale e nelle sfuriate di doppia cassa senza soluzione di continuità, per poi diventare uno qualsiasi dei brani degli Helloween dell'era Deris; la trilogia a nome "The Silence" recupera atmosfere progressive ed elettroniche care ad Arjen Lucassen e compagnia danzante, "Searching You" apre con un super coro armonizzato che più AOR non si può... Insomma, i Symphonity non si fanno mancare niente, neanche la hidden bonus track alla fine dell'ultima traccia, che fa tanto trendy (in questo caso, trattasi della cover di una canzone della cantante tedesca Nena, `Irgendwie, Irgendwo, Irgendwann´, anno di grazia 1984).
Quale dovrebbe, ordunque, essere la sentenza definitiva, per questo "Voice from the Silence"? A nostro parere, si tratta nonostante tutto di un gran bel disco. Ci sono in giro molte persone che lo compreranno solo per la presenza di Olaf alle parti vocali, pur ammettendo, con la mano sul cuore, che questo non è di certo il miglior lavoro del lungocrinito singer, e non tanto quanto a prestazione, ma per ispirazione, linee vocali un pò scontate, soluzioni armoniche che non fanno gridare al miracolo.
Detto ciò, ogni orecchio sia un tribunale, decidete pure con le vostre trombe di EUsTaKio... Symphonity: un bel gruppo con un gran bel disco, o una band dal nome banale, con una copertina banale e una manciata di brani super banali???
Recensione a cura di Pippo ′Sbranf′ Marino
i nuovi alfieri del power metal canonico!

Non basta la presenza dietro al microfono di un ottimo cantante come Olaf Hayer per far fare l'agognato salto di qualità ad una band senza un briciolo di personalita' che si limita a copiare quanto di buono è stato fatto in passato dai mostri sacri del genere. Se accettate un consiglio fate vostro l'ultimo album dei Serenity vi assicuro che non ve ne pentirete....

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