Copertina 7

Info

Genere:Power Metal
Anno di uscita:2003
Durata:42 min.
Etichetta:Black Lotus
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. THE LESS BEATEN PATH
  2. IMMATERIAL
  3. THE SECRET (MELTING SNOW)
  4. GATES OF WINTER
  5. NEVERENDING FLAME
  6. VICTIM OF MY PRIDE
  7. RECALL
  8. FREE MAN'S CAGE
  9. VALIANT DAY

Line up

  • Carmine Gottardo: vocals
  • Marco De Angelis: guitars
  • Mario Esposito: guitars
  • Gian Paolo Costantini: bass
  • Alessandro Romano: drums
  • Ciro Esposito: keyboards

Voto medio utenti

"Wayfaring" è il secondo album che i Valiance incidono e lo fanno nuovamente per l'etichetta greca Black Lotus. I Valiance sono italiani, precisamente di Napoli, ma si staccano il più possibile dalle tipiche sonorità Power Metal sinfoniche che caratterizzano ancora oggi molti dei gruppi nostrani. Non conosco i trascorsi musicali (si sono formati nel 1993, con qualche demo sotto il monicker Tixotropia ed il primo album "The Unglorious Conspiracy" del 2000) del gruppo, ad ogni modo "Wayfaring" ci mostra una band che tra le proprie influenze manifesta i Blind Guardian di "Imaginations From The Other Side" (su "The Less Beaten Path" e per i cori di "Victim Of My Pride ") ed allo stesso tempo riesce a incorporare lezioni più vicine alla sfera progressive del Metal, come avviene ad esempio su "The Secret (Melting Snow)", "Neverending Flame" e sull'energica "Free Man's Cage". Non mancano comunque i cori e qualche linea melodica tipica del genere, come ad esempio quelle di "Gates Of Winter" bel brano che ricorda parecchio alcune cose dei Secret Sphere. I 42 minuti di "Wayfaring" sono comunque davvero variegati, mai banali e sopratutto scorrono velocemente. I Valiance se la cavano discretamente anche nei due brani più melodici dell'album, "Recall", ballad pianistica, e la conclusiva e completamente acustica, "Valiant Day". Discreta la produzione e la prestazione complessiva del gruppo, anche se la voce di Carmine Gottardo necessita di qualche ascolto in più per essere ben assimilata, trattandosi di un vocalist lontano dalla classica voce alta e pulita, bensì più vicino al timbro di Hansi Kürsch, come è evidente sulla già citata "Valiant Day". Una nota particolare spetta poi al tastierista Ciro Esposito per come riesce a tenere le distanze dai soliti passaggi sinfonici ed orchestrali. Non ci troviamo di fronte alla nuova sensazione della scena italiana, ma ad un gruppo che lavorando ha saputo realizzare un buon album.
Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.