Copertina 5

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2008
Durata:28 min.
Etichetta:Hurricane Entertainment

Tracklist

  1. THE FALSE
  2. DIABLO
  3. THE ENEMY
  4. URBAN GUERRILLA
  5. LIKE A STRAY DOG
  6. OXIDO
  7. LIBERACION
  8. FEEL THE RAGE
  9. OJOS NEGROS
  10. FURIOSO
  11. IMMORTAL CODE

Line up

  • Bard: vocals
  • Flow: guitars
  • Pat: bass
  • Sbeu: drums

Voto medio utenti

Aaah, la Francia! La torre Eiffel, Disneyland, Zidane che da una craniata a Materazzi, le baguettes...peccato che a completare il quadretto di tutte le cose belle che la Francia ci offre non figurino anche questi Infest, quartetto qui al debutto per la Hurricane Entertainment con il loro primo album intitolato "Feel The Rage".
Un album che si propone come crocevia di hardcore, death metal e in alcuni frangenti anche grind, esattamente in questo ordine: i brani che si possono ascoltare sul disco infatti mostrano una struttura più che altro improntata sull'hardcore di nuova generazione, con pezzi molto brevi e ficcanti, basati su un guitar work in ogni caso abbastanza vario che passa dalle tipiche sfuriate al limite del thrash metal a momenti più compassati. A ricordare invece il grindcore ci pensano la batteria, che talvolta si lancia in veri e propri blast beats ben accompagnata dalle due asce. Il cantato di Bard si pone al limite tra la ruvidezza tipica dell'hardcore e lo scream/growl preso in prestito da un certo tipo di death metal. Tuttavia i pezzi, che dalla descrizione che potete leggere appena sopra potrebbero perlomeno stimolare la vostra curiosità, scorrono in maniera piuttosto banale e piatta, non entusiasmando nè fornendo particolari spunti che valga la pena prendere in considerazione. Tanta cattiveria esecutiva, questo sì, ma stringi stringi nulla che lasci il segno. I brani seguono circa tutti la stessa formula, caratteristica che non giova decisamente alla godibilità di un disco che molto facilmente vi farà annoiare più che scapocciare. Ad arricchire il cd nudo e crudo ci pensa anche un videoclip, costituito da riprese dal vivo del pezzo "Oxido", realizzato sinceramente molto bene, con varie inquadrature e da mano tutt'altro che alle prime armi come sarebbe facile supporre.
Tuttavia questo non basta a farmi promuovere questo "Feel The Rage", che non presenta nessun tipo di elemento che possa giustificare l'acquisto del suddetto disco. Au Revoir!
Recensione a cura di Michele ’Coroner’ Segata

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