Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2007
Durata:42 min.
Etichetta:Drakkar

Tracklist

  1. DER KONIG
  2. JEDER KANN ES SCHAFFEN
  3. SO MUSS ES SEIN
  4. REFLEXION
  5. DER FREMDE
  6. SODOM UND GOMORRHA
  7. ZWISCHENSPIEL
  8. WIR HABEN NICHTS DAZUGELERNT
  9. LEICHTSINN
  10. SCHUTT UND ASCHE
  11. TOTENTANZ
  12. IMMER WIEDER

Line up

  • Jonathan Schmid: guitars, vocals
  • Jan Vogelbacher: drums
  • Jonas Windwehr: guitars
  • Alex Negret: bass

Voto medio utenti

A giudicare dalla copertina e dalla foto della band le aspettative erano quelle dell'ennesima band metalcore inutile. Già tenendo in mano un martello da darmi prontamente sui maroni, ho inserito il promo nello stereo e...SORPRESA!!! Mi ritrovo in mano nient'altro che un disco di thrash metal moderno niente male. Ma vediamo di andare per ordine: questi Grantig sono un gruppo di quattro tedeschi che esordiscono sul mercato proprio con questo "So Muss Es Sein", un album che ho trovato interessante per i seguenti motivi:
1. il gruppo è autore di un ottimo thrash metal dalle tinte moderne, basato su chitarre che propongono un rifferama molto veloce e tagliente. Volendo fare un paragone, in più di un'occasione mi sono venuti in mente gli Shadows Fall di "The War Within", più che altro per la matrice thrash del guitar work che talvolta ammicca anche a gente come i Testament;
2. i pezzi non presentano una forma sconvolgentemente innovativa, ma sono ricchi di ottimi spunti che vanno da parti più cattive e veloci, passando per momenti più groovy e dal sapore decisamente più attuale, per finire con momenti anche più controllati, a dimostrazione che la musica dei Grantig non è priva di diverse sfaccettature;
3. il cantato di Schmid, che calza alla perfezione alla musica di "So Muss Es Sein", sfoderando una timbrica aggressiva e ruvida che accentua l'impatto dei pezzi;
4. la scelta coraggiosa da parte del gruppo di mettere da parte il cantato in lingua inglese, per fare spazio al tedesco. Una mossa rischiosa soprattutto nell'ottica di proporsi su un mercato internazionale, ma che per conto mio va premiata.
I pezzi che meglio rappresentano la musica dei Grantig sono a mio parere l'opener "Der König", "So Muss Es Sein", la testamentiana "Der Fremde" o "Wir haben Nichts Dazugelernt", canzoni veloci e dinamiche che comunque non mettono mai da parte un certo gusto melodico, sempre importante in questo genere.
Che altro aggiungere? Un debutto molto buono, che speriamo possa aprire diverse porte a questa giovane band che nonostante non brilli certo per originalità, ha in questa sede dimostrato di avere ottime carte da giocare. Buona fortuna!
Recensione a cura di Michele ’Coroner’ Segata

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