Copertina 7

Info

Genere:Gothic / Dark
Anno di uscita:2007
Durata:43 min.
Etichetta:Season of Mist
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. RAILS AT THE RIVER
  2. HOLD ON THIN LINE
  3. HORNS
  4. MINUS SIDE
  5. AWAY AND HERE
  6. ALONG THE BARRIERS
  7. BASED ON YOU
  8. DISGUISED BY THE LIGHT
  9. AUTOEMOTIVE
  10. DERIBELATELY

Line up

  • Manne Ikonen: vocals
  • Tommi Kiviniemi: guitars
  • Wille Naukkarinen: guitars
  • Janne Julin: bass
  • Veli-Matti Suihkonen: drums

Voto medio utenti

La Brigata Fantasma che qui andremo a recensire proviene da cinque menti finlandesi che un bel giorno del 2005 si ritrovarono assieme per portare avanti la loro ispirazione ed il loro concetto di musica. La loro voglia di esprimersi seguendo varie correnti sonore che attraversano oramai da decenni il triumviro di stati scandinavi sfocia in questo piacevole "Guided By Fire", album composto da una decina di canzoni che attingono senza grosse remore quanto di più melodico e commerciale si possa ricavare da generi quali il gothic, l'emo e perché no, anche il death. Già la prima traccia "Rails and the River" evidenzia diversi punti di contatto con alcune delle produzioni passate dei loro conterranei Amorphis, specialmente nella scelta dei suoni ed in alcune melodie presenti nei delicati refrains a voce pulita, e tale concetto viene ribadito anche successivamente, come ad esempio nella raffinata "Horns". Il gruppo fortunatamente non si accontenta di produrre solamente dei singoli malinconici e tetri, ma all'occorrenza riesce a tirare fuori gli artigli, aumentando la ferocia e aumentando il livello di cattiveria, specialmente grazie alla cruda performance di Manne Ikonen alla voce e in generale ad un tappeto chitarristico che rimanda, sia per il riffing che per la produzione aggressiva, a qualche gruppo più famoso dell'area estrema svedese (personalmente quando mi ritrovo ad ascoltare "Autoemotive" i miei pensieri rimangono in bilico tra gli Hatesphere e gli ultimi Carnal Forge), pur mantenendo costantemente dei tempi cadenzati, lenti o al massimo sincopati. Alla fine i Ghost Brigade lasciano un buon ricordo di loro, pur non attingendo alla sacra fonte dell'originalità, e non posso far altro che consigliarli a chi tutto sommato piace deliziarsi con gruppi quali i vecchi e gloriosi Crematory.
Recensione a cura di Roberto 'Robbyy' Corbatto

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