Copertina 7,5

Info

Past
Genere:Death Metal
Anno di uscita:1995
Durata:45 min.
Etichetta:Century Media
Distribuzione:Self

Tracklist

  1. THE WAR AIN'T OVER!
  2. PHENIX
  3. NEW AGE MESSIAH
  4. FOREVER LOST
  5. FUNERAL SPRING
  6. NEPENTHE
  7. DANCE ON THE GRAVES
  8. MOON MAGICK
  9. THE GOLDEN STREAM OF LAPLAND

Line up

  • Taneli Jarvi: vocals, bass
  • Sami Lopakka: guitars
  • Miika Tenkula: guitars
  • Vesa Ranta: drums

Voto medio utenti

"So drink to forget and drown all your sorrow, bury your dreams, choose mind refinery"
Non si può’ iniziare a parlare di Amok senza citare l'inno di tutti gli alcolisti del mondo!!
"Nepenthe" è “Amok” senza pero’ che questo album si esaurisca nel suo singolo piu’ famoso, anche perché per me, alla fine, "Nepenthe" un difetto ce l’ha, cioè la sua durata limitata…mi lascia sempre senza fiato, come un’emozione bellissima ma lasciata a metà…
L’arpeggio iniziale e le tastiere di sottofondo sono da applausi a scena aperta.
Nel suo complesso “Amok” è l’album che getta il seme per i futuri album dei Sentenced: l’allontanamento dal Death Metal è alle porte, e solo la voce di Taneli li tiene ormai aggrappati alle loro origini. Ma Amok è anche e soprattutto il disco che segna la svolta nei testi (scritti da Taneli Jarva e Sami Lopakka) che iniziano a trasmettere quella disperazione e quella malinconia con una capacità “empatica” che solo i nostri 4 selfkillers sono riusciti a trasmettere.
Altra gemme da ascoltare sono : "Phoenix" e “"The Golden Stream Of Lapland" una canzone strumentale che negli ultimi due minuti sprigiona una forza incredidibile grazie anche ad un Vesa Ranta in stato di grazia.
Amok è “tante cose”, ed è anche il disco d’addio di Tanelli, il quale ci lascia un bellissimo testamento di quarantacinque minuti in cui raggiunge il massimo delle bellezza vocale con dei picchi di bravura difficilmente ripetibili.
Amok chiude un’era ma ne apre un’altra, e apre soprattutto le porte a lui: signore e signori…entra in scena VILLE IL GRANDE!!
Recensione a cura di Maurizio 'No One There' Pittana
intenso e potente

il miglior disco dei primi Sentenced, e uno dei migliori in assoluto nella loro discografia, secondo x me solo al successivo "Down".

A mio parere il - capolavoro - dei Sentenced

Apprendo ora la triste notizia della morte di Miika Tenkula...

Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 23 feb 2009 alle 17:37

Quando ho visto con che frase avevo iniziato questa recensione, mi sono venuti i brividi... Forse è vero, il caso non esiste...

Inserito il 20 feb 2009 alle 17:01

Sono davvero addolorato da questa notizia... e ho scelto non a caso di commentare dalla recensione di questo album, il primo dei Sentenced che ho acquistato (nell'ormai purtroppo lontanissimo 1995 quando uscì), quello che me li ha fatti scoprire, e tuttora un capolavoro, uno dei più bei cd della mia sterminata collezione... mi mancherai Miika, un motivo in più per aumentare la malinconia del guardarsi indietro... uno degli anni più belli della mia vita, non ci sono dubbi...

Inserito il 20 feb 2009 alle 13:46

Il caso non esiste....

Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.