Copertina 5

Info

Past
Anno di uscita:1991
Durata:76 min.
Etichetta:Geffen Records

Tracklist

  1. RIGHT NEXT DOOR TO HELL
  2. DUST N’ BONES
  3. LIVE AND LET DIE (PAUL MCCARTNEY COVER)
  4. DON’T CRY (ORIGINAL)
  5. PERFECT CRIME
  6. YOU AIN’T THE FIRST
  7. BAD OBSESSION
  8. BACK OFF BITCH
  9. DOUBLE TALKIN’ JIVE
  10. NOVEMBER RAIN
  11. THE GARDEN
  12. GARDEN OF EDEN
  13. DON'T DAMN ME
  14. BAD APPLES
  15. DEAD HORSE
  16. COMA

Line up

  • Axl Rose: vocals
  • Slash: guitar
  • Izzy Stradlin: guitar (only on tracks 2, 6, 9)
  • Duff McKagan: bass
  • Matt Sorum: drums
  • Dizzy Reed: keyboards

Voto medio utenti

Soltanto quattro anni intercorrono tra l’uscita di “Appetite For Destruction” e “Use Your Illusion”, il cui primo capitolo è l’oggetto di questa recensione.
Partiamo subito col dire che questo lavoro si discosta in maniera netta rispetto al suo illustre predecessore, in quanto figlio di un gruppo diverso da quello conosciuto nell’87, che per giunta approda in un modo dell’hard & heavy in subbuglio a seguito dell’uscita di “Nevermind” dei Nirvana e del “Black Album” dei Metallica.
Come accennato in apertura, gli equilibri interni ai Guns risultano radicalmente cambiati e si concretizzano in un disco che esalta la frattura esistente tra Axl, determinato a sviluppare composizioni più elaborate e sottili, e il resto della band poco incline ad abbandonare l’hard rock del debutto. Questa contrapposizione poteva sfociare in qualcosa di davvero pregevole se il gruppo fosse stato in grado amalgamare al meglio le due anime presenti al suo interno. Tale situazione, tuttavia, non si verificò in quanto le divergenze in seno ai Roses, oltre che sul piano artistico, erano presenti anche su quello umano e produssero un progressivo venir meno dell’affiatamento tra i cinque musicisti che si era manifestato a partire dal dopo “Lies” con la cacciata di Steven Adler, reo di non essere riuscito a chiudere con la droga, e l’inserimento di Matt Sorum.
Le considerazioni fin qui esposte costituiscono la chiave di lettura necessaria a dare un senso alla mancanza di una linea guida all’interno di questo “Illusion I”, che si rivela troppo discontinuo non solo stilisticamente ma anche a livello qualitativo, mescolando pochi brani meritevoli , nella fattispecie “Perfect crime”, “November rain” (soprattutto per merito del solismo di Slash) e “Coma”, con molti riempitivi tra cui “Don’t cry”, tanto celebre quanto smodatamente mielosa.
Recensione a cura di Luca 'Orphen' Recla
Perplesso

Io ci sono cresciuto con questo album...A ciascuno il suo

use 1

Nn è un capolavoro epocale come appettite ma risulta decisamente godibile. Probabilmente se avessero fatto un album solo scegliendo i migliori pezzi delle due parti ne sarebbe venuto fuori un altro capolavoro

Fuochi finali

Non concordo con la recensione. Il disco ha un calo nel finale ed è inferiore a "Appetite...", ma ripresenta una personalità fortissima e una manciata di brani epocali (col contributo ancora di Izzy Stradlin in sede di composizione). Criticato all'epoca dai "metal-defenders", notoriamente "infastiditi" dalle band che fanno furore nei media, spara in un colpo solo (assieme al contemporaneo "...part II") tutte le ultime cartucce della band.

Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 25 feb 2010 alle 03:33

Non sono per nulla d'accordo con questa recensione. Siamo tutti d'accordo che Appetite for Destruction si merita un bel 10, e siamo d'accordo che Use Your Illusion I è un gradino più in basso rispetto all'album d'esordio, ma merita almeno un 8. Un album che ha lasciato un segno a tutta una generazione (ai rockers, ai discotecari, ai rappers), e a me in primis. Un album emblema dell'inizio degli anni '90. Vorrei solo far notare la coerenza di questa redazione:. - Hasselhoff David - Night Rocker (voto: 10). - Guns n' Roses - Use Your Illusion I (voto: 5). direi che qualcosa non quadra...

Inserito il 03 dic 2009 alle 18:10

un vero capolavoro e basta

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