Per me sono tornati in carreggiata, il precedente mi aveva in parte deluso...più che altro per la tripla "riedizione" (autocitazione) di Viva la victoria... Qui pur non inventando nulla c'è tanta buona melodia che si imprime in testa senza esagerati deja-vu, come in un album di hard melodico che si rispetti! Per me l'8 è confermato.
Ho ancora qui nella mia libreria il numero di Metal Shock con l'anteprima del disco...in copertina titolone "Tornano i maestri finlandesi", per far capire a chi non l'ha vissuta in diretta quanta attesa ci fosse per il disco che doveva dare un seguito al capolavoro spartiacque dell'ondata power anni'90 (di fatto c'è un "prima" e un "dopo" Visions). La leggera delusione all'uscita è spiegabile solo con questo genere di aspettative, perché poi l'album è appunto da "8", con alcuni picchi clamorosi (title track per me enorme) ma anche i primi ricicli di idee da parte di Tolkki (4000 rainy nights o Venus in the morning hanno delle strofe che ricordano qualcosa di Episode...). E' in sostanza un ottimo album che forse a distanza di anni guadagna pure qualcosina. I veri cali arriveranno più avanti.
Nella prossima copertina ci sarà lui che spezza il pane al centro di una tavolata. E facilmente sarà la cosa migliore dell'album.
Contemporaneo, nuovo, maideniano, classico. Il più riuscito ed equilibrato fra i dischi metal che in quel periodo hanno strizzato l'occhio alle nuove tecnologie. Chi ha messo anni fa 1 stella, 2 stelle e mezza, dovrebbe essere bannato da ogni sito metal e condannato ad ascoltare la trap finché campa!!
Mi autocito (2008): "La proposta è originale, tiene presente il lato più raffinato dell'HM anni’80, ma lo conduce nel nuovo decennio nelle sue vesti techno-progressive, class-metal, power, talvolta combinandole fra loro (assieme anche a certo gusto melodico hard rock e alle influenze neoclassiche di Van der Laars)". Una volta di più, oggi: gli Elegy hanno inventato il power-prog, ma al momento buono si sono persi e hanno raccolto le briciole. Da riscoprire!
Album da Conception, bello e originale (fuori luogo lo snobismo letto altrove). Almeno 2 picchi clamorosi ai livelli dei (siderali) precedenti. E voce che è mancata moltissimo, tutt'altro che finita come scrissero anni fa alcuni leoncini poco avvezzi. Khan con Youngblood aveva portato gli ultimi Kamelot a diventare quasi i "nuovi Queensryche", ora sta facendo lo stesso con il sempre mirabile genio di Ostby. Il futuro promette molto, molto bene...