Per la prima volta in diversi anni di collaborazione con Eutk, ho ricevuto un semplice promo cd masterizzato con i brani spezzettati da un dispositivo anti-pirateria. Mi ero già imbattuto in questa usanza, ma si trattava di formazioni ed etichette piuttosto note, non di un nome ai più completamente sconosciuto.
Comprendo la necessità di proteggere i propri sforzi artistici, anche se poi tutti i musicisti si dichiarano favorevoli al download indiscriminato, sposando la tesi che danneggerebbe solo la grande industria musicale. Ma se a questo atteggiamento comune una band aggiunge dei testi che mostrano acredine contro il "sistema", l'antagonismo verso la società opprimente, il ribellarsi al potere occulto che manovra noi ignari burattini borghesi, etc.etc, allora il taroccamento del dischetto con fastidiosi sibili sembra proprio una palese contraddizione.
Ovviamente ognuno è libero e padrone delle proprie scelte, solo che questa dimostrazione di estrema diffidenza non mi sembra il miglior modo per presentarsi, farsi conoscere e magari apprezzare. Fine del discorso, da non leggere come pistolotto morale che certo non mi compete. Casomai è un modesto consiglio ad avere più fede nel prossimo, detto da un fuori-età in questo ambiente.
I Fibra propongono un tipo di rock italiano che esula leggermente dai filoni solitamente trattati nella nostra webzine. Uno stile contemporaneo, nato dalla volontà di far coincidere il moderno gusto melodico con l'attitudine per il rock alla vecchia maniera, crudo e diretto. Il gruppo è riuscito a far combaciare le due correnti abbastanza bene, anche se il lavoro oscilla tra ambizioni radiofoniche e la robustezza di un rock metallizzato.
Le canzoni sono ordinate e scorrevoli, mentre il rifferama è abbastanza affilato pur se consueto. Ritmiche generalmente mid-tempo garantiscono solidità, ed i puntuali assoli si ispirano alla più classica scuola hard rock.
Comunque gli aspetti strumentali e le liriche che affrontano temi sociali e quotidiani cercando di apparire "provocatorie", non intaccano più di tanto l'atmosfera sostanzialmente tranquilla ed accessibile al grande pubblico. In questo senso i Fibra hanno giustamente cercato di creare linee vocali e ritornelli di forte impatto, adatti al generico mercato del rock italico, ma l'impressione è che debbano ancora migliorare questo importante aspetto.
C'è già qualche risultato discreto, vedi una valida ed agrodolce "Cosa nostra", ma altri tentativi non possiedono ancora il necessario mordente. Resta da sottolineare che oltre ai pezzi in italiano ve ne sono un paio in inglese, ispirati maggiormente dalla corrente heavy come dimostra il buon crescendo di "I can't, help me" dal vago retrogusto Maideniano.
Nell'insieme è una buona prova per i Fibra, ma sicuramente un punto di partenza e non di arrivo. Tenuto conto che è meno facile di quel che sembra far coesistere l'animo da rocker con le aspirazioni di tipo commerciale, attendiamo la nostra formazione ad ulteriori segnali di crescita.
Però la prossima volta non sprecate prezioso tempo per proteggere il disco, garantisco che non lo diffonderò in rete. Parola di ex-boy scout.

Contatti: E-mail: info@fibraband.it - Sito web: www.fibraband.it - www.egagency.com