Copertina 7,5

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2007
Durata:32 min.
Etichetta:Dynamic Arts
Distribuzione:Masterpiece

Tracklist

  1. DECEIVING SHORTCUTS
  2. END THE GUESSING
  3. GAIN CONTROL
  4. REVOLUTIONS AGAINST NOTHING
  5. CONNECTED TO THE CONFUSION
  6. TORN
  7. DEBATE OR TERMINATE
  8. PREACHING BACK TO PREACHERS
  9. BETRAYAL WEARS YOUR FACE
  10. NO DISEASE LIKE US
  11. FINAL ELEMENT
  12. A FRACTION OF TRUTH
  13. NEVER BEEN WORSE
  14. ROCKTHROWERS AMONG US
  15. LANDMINE
  16. PUT THE BLAME ON THE DEVIL
  17. VANSINNE
  18. WARD 77

Line up

  • Kai "Kaitsu" Jaakkola: vocals
  • Petri "Pete" Seikkula: guitar
  • Sami Latva: drums
  • Toni Pihlaja: bass

Voto medio utenti

Non ci sono solo Children Of Bodom, Stratovarius e compagnia melodica a suonare metal in Finlandia: i Deathbound rappresentano la frangia più estrema della musica pesante proveniente dalla penisola scandinava, aggiungendo un terzo capitolo alla loro discografia con questo "We Deserve Much Worse". Già la copertina è un omaggio (voluto o meno) a mostri sacri del metal estremo quali Terrorizer e Napalm Death (non a caso la band è in tournee con i grindster inglesi), e musicalmente i lidi sono più o meno quelli: i Deathbound propongono un death/grind decisamente aggressivo e senza compromessi, senza però mai scadere nella cacofonia: il grind nel 2007 è territorio di musicisti molto preparati, che non sacrificano mai la precisione dell'esecuzione a favore della botta delle canzoni, ed i Deathbound ne sono un fulgido esempio. "We Deserve Muche Worse" è composto da diciotto frammenti di puro death/grind, ovviamente senza mai esagerare nel minutaggio degli stessi, quasi mai sopra i due minuti. Le accordature ribassate contribuiscono a dare un impatto decisamente più secco e crudo alle canzoni, così come l'alternanza di parti di batteria furiose di chiarissima derivazione grindcore a fraseggi di chitarra più vicini a territori deatheggianti donano ariosità alle composizioni, in modo da rendere più variegato e digeribile il disco. La voce di Kai "Kaitsu" Jaakkola è ovviamente incazzosa e sporca, anche se lascia trasparire una venatura e una timbrica forse di matrice più death metal piuttosto che grindcore. In ogni caso il risultato è più che buono, anche se non fa certo gridare al miracolo per originalità. Quel che è certo è che il disco spacca, indipendentemente dal fatto che sostanzialmente si tratti di un disco grind, con i pregi e i difetti del caso.
Ovviamente i Deathbound non sono indicati proprio a tutti, ma anche se non siete degli estimatori del genere "We Deserve Much Worse" può rivelarsi estremamente utile per sfogare la vostra rabbia o distendere i nervi dopo un'intensa giornata lavorativa.
Recensione a cura di Michele ’Coroner’ Segata

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