Copertina 6,5

Info

Anno di uscita:2002
Durata:37 min.
Etichetta:GMR

Tracklist

  1. LET ME KNOW
  2. NOT THE ONE
  3. ANNOYING
  4. MASTERY
  5. THE BEER HUNTER
  6. KNOWING
  7. PARASHOOT
  8. IT’S SO BIG
  9. TRUST
  10. 6R12

Line up

Non disponibile

Voto medio utenti

Finalmente anche lo stoner ha le sue Girlschool.
Una all-female band di Stoccolma che dopo anni di gavetta, un EP per Meteorcity prodotto da Dave Catching e Brant Bjork, un mare di concerti con Qotsa, Fu Manchu ed il vasto esercito di gruppi scandinavi, arriva al primo full-lenght mobilitando per la sua realizzazione tipi conosciuti come Alex Hellid (Entombed) e George Bravo (Roachpowder). Non si può quindi accusare le Misdemeanor di non essere popolari all’interno della cerchia underground, fama conquistata non grazie all’avvenenza di alcune componenti (comunque reale) bensì ad una effettiva consistenza musicale (reale anch’essa). In questo primo lavoro su lunga distanza non si cerca di mascherare qualcosa limitandosi ad alzare i volumi e fare un po’ di fracasso, c’è al contrario un’ insistita ricerca di ritmi groovy e di linee melodiche, una sorta di stoner’n’roll che a me ricorda in particolare i Fireball Ministry, tutta grinta e semplicità. “Parashoot”, in collaborazione con i Taj Mahal, è un ottimo esempio di come si possa fare del buon stoner senza inondare tutto con cascate di distorsioni ottenendo ugualmente quell’impronta settantiana ormai fondamentale per questo stile. Un uso attento e contenuto di cori armonici dona respiro ad alcuni brani, vedi l’atmosfera iniziale di “The beer hunter” un tosto hard rock Fumanciano dal morso robusto, forse miglior episodio del cd, o la morbidezza di “Annoying” evidenziata dalla calda voce di Vera, punto di forza della formazione. Ovviamente c’è posto anche per soluzioni più tirate e potenti, sempre ispirate dalla nuova scuola americana, e qui segnalo “Let me know”,”Mastery” e la poderosa “6R12”, ma le Misdemeanor evitano di eccedere in atteggiamenti selvaggi non di loro competenza, restando fedeli alla loro linea prefissata di offrire una dignitosa musica gradevole ed immediata. Non voglio ingannare nessuno, non si tratta di un album sensazionale o irrinunciabile è soltanto un lavoro piacevole, una ventata d’aria fresca che non cerca tante complicazioni ed al giorno d’oggi non è poco. Augurando alle cinque fanciulle una crescita costante penso che il loro debutto sia meritevole d’attenzione.

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