Copertina 7

Info

Anno di uscita:2014
Durata:48 min.
Etichetta:Century Media

Tracklist

  1. KEEPING VIGIL
  2. MORRS TEMPEL
  3. HORNFEL
  4. THE LESSER KEY
  5. THE MAJESTIC GATHERING OF GOETIA
  6. MIST OF ALBION
  7. SEX IN THE SEVENTH CIRCLE
  8. SNAKE SYMBOL
  9. ABSORPTION
  10. BEYOND THE PALE
  11. SWEET MOTHER

Line up

  • Tom Hubbard: Vocals
  • Joe Nally: Vocals, bass
  • Sam 'Hell' Rice: Guitars
  • Simon 'Slayer' Grubb: Drums

Voto medio utenti

Come il viaggiatore navigando fra le isole dell'arcipelago vede la sera alzarsi luminosi vapori e gradualmente scopre la linea della costa, così io comincio a riconoscere il profilo della mia morte."
Marguerite Yourcenar

Gli ascoltatori avvezzi alle sonorità nate tra Big Sur e i Neurosis si dividono in due sottoprodotti culturali: gli amanti di Crack the Skye e gli ignavi.
A zoomare bene sull'oceano dei metallari si nota un limen che
nè unisce né separa...
Lo Spazio, immanente a chissacosa, offra intense sensate vicissitudini a band del calibro dei londinesi Hang the Bastard!

Keeping vigil parte da un Alan Parson omerico per svanire tra incubi in cui gli Enslaved restano imprigionati nel vascello dei Running Wild.
In mezzo, mezzo riff che ricorda "l'immensa" "Yesterday seems as though it never existed"
Se state già per "bandaccamparvi" gettate la spesa,
incuranti delle uova e posate digiuni come se doveste prepararvi ad un viaggio sciamanico.
Prendete un plaid, dell'ottimo whiskey da tenere in bocca nelle apnee profonde e adornatevi un giaciglio.
Se prorpio non potete mollare le notifiche aggrappatevi, tanto alle tende quanto ai tasti, per non sprofondare nei cuscini dell'Argas reflexus.
Riscoprite le risalite ebbre di biossido di C mentre adorate il bloodshift

Non sono tutte composizioni impeccabili: la terzultima su tutte.
l cali risultano perdonabili con sforzi e riserve.
In mezzo, V tracce caparbie e snodabili, truci e soavi, ricche e fragili.

The lesser key iperventila prima della gutturalissima The Majestic...
brrrrr! godetevi le voci dilaniatamente eteree perché poi vi toccano sette minuti tronfi ed empi, scritti chirurgicamente per concedere al respiro visioni invece di muco entropico.
Se vi viene voglia di "Sleep" e di dimettervi al volere del mondo forse è fatto apposta.
In Sex in The 7th Circle le parti protostoner virano nei Maiden che ascoltano i Venom alla "Metalhammer Lorelei Festival".
Åkerfeldt che il mio T9 vorrebbe trascrivere con "lamentele" e/o "avercelo" etc ci mette voglia di B. water P.

Tante colorate finestrelle sulle vastità del Metal e manciate di Extol lacerano i giubbottoni pregni di affezioni e letargici batteri.

Salutiamo i pirati di Beyond the Pale per congedarci da e con la ruffiana Sweet mother. Che con i suoi dettagli di dettagli allevia e disturba la risalita in superficie.
Assurge un Alan P, pacchiano, ignorando le stupende psicosi degli Emperor
Pronunciando adminchiam sayonara anziché "suitmada" Vi invito a disegnare il contorno del vostro "lemur" guida
vostro vicario nelle illusioni orrorifiche delle notti senza luna.

Jung ci vede...

male

#votosettemeno
#immersioni, madagascar
#face to black

P.S. un amico dice "È come se i Carpathian Forest avessero avuto un incidente d'auto con il tour bus dei Black Label Society e intanto fosse passato di li Tony Iommi e non si fosse fatto i cazzi suoi. Il risultato è stà roba qui"
Ha detto!

Recensione a cura di Marco Pastagakio Regoli

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