Copertina 7,5

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2005
Durata:34 min.
Etichetta:Lifeforce
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. IT'S ALL SAID
  2. WITHIN YOUR GRIEF
  3. LIKE LOCUSTS
  4. SILENT GRAVE
  5. BEYOND WRATH
  6. FEAR AND PAIN THAT CRIPPLES ME
  7. AMONG SORROW

Line up

  • Chris Freeman: guitars, vocals
  • Greg Hess: bass
  • Mike Thompson: guitars, vocals
  • Wes Kever: drums

Voto medio utenti

Una copertina in pieno stile gothicheggiante mi ha lungamente ingannato fino all’ascolto dei primi secondi di questo “Memento Mori”, debut album della giovane formazione statunitense dei Withered, alle prese con uno strabordante e convincente mix tra le sonorità svedesi del death metal primordiale (come Dismember e primi Entombed), delle atmosfere doomy e rallentate (Asphyx e primissimi My Dying Bride) e le sfuriate death dei vecchi Napalm Death, queste probabilmente eredità di un passato come band dedita principalmente a sonorità hardcore. Il tutto risulta dannatamente funzionante, grazie alle malsane atmosfere alle quali i nostri danno luogo, sia nelle parti più lugubre e rallentate, che in quelle prettamente spaccaossa, tramite ottime costruzioni melodiche, pungenti e tristissime, in cui la fanno da padroni degli assoli lancinanti ed epici, riportandomi alla mente le angosciose composizioni dei migliori Decomposed, primordiale band death metal che con il suo capolavoro “Hope Finally Died” segnò la creazione del manifesto della musica estrema dedita al dolore ed alla sofferenza. Ecco, questo “Memento Mori”, che già dal titolo lascia trasparire tutto il senso di rassegnazione di fronte alla caducità dell’essere umano, esprime molto bene queste sensazioni a livello musicale, con l’aggiunta di qualche furiosa accelerazione al cardiopalmo. Sintesi perfetta di questo lavoro è la lunga “Like Locusts”che davvero nei suoi otto minuti e passa di durata riesce ad ipnotizzare l’ascoltatore, rapendolo con una ventata di depressione. A parte qualche momento più banale e poco significativo, come la quasi conclusiva “Fear and Pain That Cripples Me”, dobbiamo fare un plauso alla band ed alla Lifeforce Records per questo debutto davvero valido che speriamo dia un lungo e fruttuoso seguito nei mesi a venire.
Recensione a cura di Gianluca 'Graz' Grazioli

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